Nella giornata di ieri si è tenuto il click day per quanto riguarda la richiesta di ingresso dei lavoratori extracomunitari in Italia. I posti previsti sono circa 82mila ma le richieste hanno di fatto triplicato la cifra, arrivando ad una quota di ben 238mila domande. Una quota di ingressi che si è quindi rivelata insufficiente nonostante sia stata aumentata rispetto a quella del 2022. Nel giro di meno di un’ora, tenendo conto che il click day è stato aperto alle 9:00, le domande avevano già raggiunto la cifra di cui sopra, di conseguenza non è da escludere un nuovo intervento come ha fatto sapere la ministra del lavoro, Marina Elvira Calderone.
Nei prossimi tempi potrebbe verificarsi un profondo restyling «Sicuramente un ragionamento su quello che sarà il nuovo modello di gestione dei flussi ci sarà – ha spiegato oggi l’esponente dell’esecutivo parlando con i microfoni del Corriere della Sera – e ovviamente andranno verificate le modalità con cui fare le richieste. Personalmente sono assolutamente favorevole a fare un ragionamento che punti anche alla qualità del lavoro di tutti. E, quindi, a non velocizzare nessuno solamente per la velocità di invio. Quanto al click day, teniamo conto che questa è una vecchia modalità e che, invece, nell’ambito di una revisione della tematica dei flussi migratori andiamo verso una programmazione triennale e anche verso altre modalità di ingresso autorizzato per motivi di lavoro. Parlo della formazione nei Paesi d’origine che dal nostro punto di vista è qualitativamente migliore ma poi prepara meglio anche all’esperienza lavorativa e ci consente di velocizzare anche i tempi di inserimento al lavoro». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
DECRETO FLUSSI, OGGI CLICK DAY PER 82.705 LAVORATORI IMMIGRATI “NE SERVONO 100MILA”
E’ scattato questa mattina alle ore 9:00 il click day inerente la presentazione delle domande riguardanti i lavoratori extracomunitari che sono previsti dal decreto flussi. Come riferisce il quotidiano Repubblica, la presentazione della domanda è possibile solamente online tramite il portale dedicato, e riguarda un totale di 82.705 lavoratori immigrati (13mila in più rispetto al 2022), così come pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 26 gennaio scorso. Il decreto ha permesso di isciplina la programmazione transitoria dei flussi d’ingresso dei lavoratori non comunitari per lavoro stagionale e non stagionale.
Per quanto riguarda la quota massima indicata presso l’articolo 1 del Dl, vengono ammessi in Italia per motivi di lavoro che sia non stagionale e autonomi, “38.705 cittadini non comunitari, comprese le quote che vanno riservate alla conversione in permessi di soggiorno per lavoro subordinato e per lavoro autonomo di permessi di soggiorno rilasciati ad altro titolo, di cui una quota di 30.105 ingressi per lavoro subordinato non stagionale nei settori dell’autotrasporto, dell’edilizia, turistico-alberghiero, della meccanica, delle telecomunicazioni, dell’alimentare e della cantieristica navale per cittadini dei Paesi che hanno sottoscritto o stanno per sottoscrivere accordi di cooperazione in materia migratoria”. Inoltre, rientrano nei cittadini extracomunitari che potranno prendere parte al click day del decreto flussi di oggi, 44.000 unità per motivi di lavoro subordinato stagionale, nei settori agricolo e turistico-alberghiero. Si tratta di cittadini straniere che andranno ripartiti fra le regioni e le provincie autonome d’Italia, così come stabilito dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Per presentare le domande non vi è comunque alcuna fretta visto che, come fa sapere il Viminale, queste potranno essere allegate fino al 31 dicembre 2023: serve comunque un’identità Spid.
CLICK DAY DECRETO FLUSSI, COLDIRETTI: “NELLE CAMPAGNE, CON LA PRIMAVERA…”
Ettore Prandini, numero uno di Coldiretti, ha commentato così il decreto flussi e il click day, soffermandosi sui lavori nelle campagne: “Nelle campagne, con l’arrivo della primavera, c’è bisogno di almeno centomila giovani per colmare la mancanza di manodopera che ha duramente colpito le campagne lo scorso anno con la perdita rilevante dei raccolti agricoli nazionali”, aggiungendo che si tratta “di una necessità da affrontare con un decreto flussi aggiuntivo, previsto peraltro dalla legge, ma è importante anche il nuovo sistema di prestazioni occasionali introdotto nella manovra dal governo e sostenuto da coldiretti che porta una rilevante semplificazione burocratica per facilitare l’avvicinamento dei cittadini italiani al settore agricolo”. Prandini ha concluso spiegando che al “lavoratore saranno inoltre garantite le stesse tutele (contrattuali, previdenziali, assistenziali, ecc.) previste per gli occupati a tempo determinato”.