Entra nel vivo l’operazione liquidità messa in campo dal governo per le imprese. Non sono ancora disponibili i dati complessivi, anche perché alcuni gruppi bancari hanno preferito non diffondere i propri, ma secondo quanto riportato da Sole 24 ore si può fare un primo bilancio. Mps ha ricevuto 13mila richieste per 295 milioni di euro, il Banco Bpm 8mila richieste, Bnl 5mila e Intesa Sanpaolo oltre 70mila. Le domande sono state scaricate tramite la piattaforma online che è stata predisposta dall’istituto proprio per agevolare la raccolta e l’elaborazione delle richieste. Nel corso della giornata odierna proprio Intesa Sanpaolo ha provveduto già ad erogare i primi prestiti fino a 25mila euro previsti dal Decreto Liquidità.
Oggi è arrivata anche la notizia dell’accordo tra Sace e Abi sul manuale operativo che deve fornire chiarimenti su tutte le procedure che le banche dovranno usare per i prestiti di importo superiore. Lo ha annunciato la ministra della Pubblica amministrazione, Fabiana Dadone, ai microfoni di Rtl 102.5. «Non so quanto dovranno aspettare gli imprenditori, però il fatto che si sia arrivati nella notte ad avere le linee guida per la piattaforma è un risultato buono. Servono delle tempistiche che non si possono ignorare ma di cui dovremo fare tesoro per semplificare», ha spiegato. (agg. di Silvana Palazzo)
PRESTITI IMPRESE, PATUELLI “SOLDI ANCHE IN UN GIORNO”
Sono previsti tempi stretti per i prestiti alle imprese stabiliti nel Decreto Liquidità. Potranno essere ottenuti subito, anche nel giro di un giorno. «Se l’imprenditore porta le carte che il decreto legge impone e completa la domanda, in una giornata si ottengono» i 25mila euro di liquidità garantita al 100 per cento dallo Stato. Lo ha spiegato Antonio Patuelli, presidente dell’Abi, nel giorno di partenza delle domande da parte delle Pmi. «Se non si rompono i computer e se non ci sono intoppi, l’operazione è studiata per ottenerli in una giornata», ha ribadito. Ha fatto riferimento a quanto accaduto all’Inps, con i computer che si sono bloccati. «Quando si immettono tante domande anche i computer più grossi nazionali possono avere dei problemi». Discorso diverso se si chiedono prestiti superiori a 25mila euro, perché ci sono documenti da fornire e delibere da assumere, visto che la garanzia non è al 100 per cento. Senza contare poi che «la Sace non ha ancora, speriamo lo faccia presto, fornito la piattaforma informatica» e i codici per inviare le domande di garanzia. (agg. di Silvana Palazzo)
PRESTITI IMPRESE 25MILA EURO, DOMANDE ANCHE ONLINE
Non è necessario recarsi nelle filiali delle banche per le richieste di prestiti alle imprese previsti nel Decreto liquidità, con la garanzia dello Stato fino a 25mila euro. Lo ha spiegato Patuelli, presidente Abi (Associazioni banche italiane), a Circo Massimo. «Per ottenere i prestiti non bisogna andare in filiale ma agire in via telematica. Non è che andando in filiale si ottengono le banconote e non c’è una graduatoria». Si teme infatti una crescita dell’affluenza per una procedura che può essere completata anche online. Ma Patuelli ha ribadito un concetto che ha evidenziato anche ieri riguardo ciò che accade dopo il completamento della pratica: «Si potrà ottenere la liquidità richiesta in 24 ore, se non scoppiano i computer». E quindi suggerisce di usare altri canali, restando a casa: «Le richieste di informazioni e le domande si fanno per telefono e via mail». (agg. di Silvana Palazzo)
DECRETO LIQUIDITÀ, VIA A PRESTITI IMPRESE 25MILA EURO
Da oggi è operativa la macchina del Decreto Liquidità per aiutare le imprese. Le banche sono pronte a ricevere le domande di imprenditori, professionisti e persone fisiche che richiedono prestiti fino a 25mila euro, e per massimo 72 mesi, coperti al 100 per cento gratuitamente dal Fondo centrale di Garanzia. Per questo strumento è stata predisposta già la modulistica necessaria, invece per chi ha necessità di ottenere somme più alte, le cose si fanno più complicate. Servono infatti le procedure di Sace che però non sono ancora pronte. Per quelli fino a 5 milioni di euro a piccole e medie imprese, garantiti al 90 per cento, va istruita comunque una pratica di fido. Quindi, ci vorrà ancora tempo, ma non si sa quanto. Per questo i sindacati dei bancari temono tensioni dei clienti.
In teoria, la richiesta fino a 25mila euro potrebbe essere liquidata in un giorno. Le banche si stanno infatti attrezzando con i canali online. Unicredit, ad esempio, sabato ha pubblicato online i documenti per la richiesta. «Fino a 25 mila euro c’è un processo di concessione molto semplificato e quasi automatico», assicura Anna Roscio, responsabile direzione marketing imprese Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo.
PRESTITI IMPRESE, “TEMPI DIPENDONO DA DOMANDE”
Ci si prepara ad un lunedì di fuoco agli sportelli bancari per le richieste di finanziamento previste dal Decreto Liquidità a fronte dell’emergenza coronavirus. La capacità di smaltimento effettiva delle domande dipenderà dalla quantità di domande che arriveranno. Anche il tasso è stato fissato per legge con precisi parametri: l’interesse finale richiesto è inferiore al 2%. Sui tassi ieri Intesa Sanpaolo ha confermato che l’interesse per legge è fissato sotto il 2 per cento, ma banca Intesa chiederà tra lo 0,04% e l’1,13%. Fino alla soglia di 25mila euro, e comunque per prestiti che non hanno importo superiore al 25 per cento dei ricavi fino appunto a 25mila euro, la concessione da parte della banca avviene senza nessuna valutazione del merito di credito.
Quindi è sufficiente una semplice autocertificazione dei ricavi. In tal caso, le banche possono erogare i prestiti senza attendere il via libera del Fondo centrale di Garanzia. Il prestito va rimborsato entro 72 mesi dall’erogazione ed è previsto un preammortamento di 24 mesi. Questo vuol dire che il rimborso del capitale può cominciare non prima di due anni.