Tra Natale e Capodanno entreranno in vigore nuove regole anti-Covid nella “stretta” annunciata dal Governo Draghi in vista del contenimento dei contagi da varianti Delta e Omicron: in attesa della “flash survey” dell’Iss (in arrivo nel pomeriggio di lunedì) sulla reale contagiosità attuale della variante in arrivo dal Sud Africa, si ragiona tra Cts, Governo ed esperti sulle possibili nuove misure da approntare nei prossimi giorni.
Come noto il Decreto sul Super Green Pass ha scadenza al 15 gennaio ma con ogni probabilità verrà prorogato fino almeno al 31 marzo: inoltre, la nuova “stretta” potrebbe entrare in vigore dal prossimo 27 dicembre. Si deciderà tutto nella Cabina di regia convocata per il 23 dicembre a Palazzo Chigi, presieduta dal Presidente del Consiglio Mario Draghi: è stato lui stesso a confermalo oggi nella conferenza stampa congiunta con il nuovo Cancelliere tedesco Olaf Scholz, «Le decisioni verranno prese sulla base dei dati dell’ultimo sequenziamento per vedere la velocità di diffusione della variante Omicron». Draghi ha spiegato poi ai giornalisti che «questa settimana, avremo una cabina regia in cui passeremo in rassegna eventuali provvedimenti da adottare per le vacanze natalizie, nulla ancora è stato deciso: le decisioni verranno prese sulla base dei dati dell’ultimo sequenziamento per vedere la velocità di diffusione di Omicron. Il succo del discorso è procedere con la massima velocità alla terza somministrazione». L’iter scandito da Palazzo Chigi prevede un tour de force politico al “cardiopalma”: mentre si cercherà di correre in Parlamento per l’approvazione della Manovra di Bilancio, giovedì è prevista una doppia Cabina di regia su misure Covid e PNRR, con potenziale CdM nella serata del 23 dicembre: il nuovo Decreto potrebbe poi essere approvato per il 27, in modo da far scattare le norme prima di Capodanno evitando ulteriori assembramenti nelle Feste.
CABINA DI REGIA: LE (POSSIBILI) REGOLE DEL DECRETO NATALE
Gli scienziati presenti nel Cts spiegano in queste ore la necessità di interventi restrittivi – Locatelli, Css – ma anche l’urgenza di non creare più allarmi di quelli strettamente effettivi – Palù, Aifa: il messaggio principale sarà quello di accelerare il più possibile sulla terza dose del vaccino, in quanto elemento più sicuro possibile per evitare eccessivi danni nella potenziale evoluzione della variante Omicron in Italia. Si valutano poi diverse regole, dall’obbligo di mascherine all’aperto anche in zona bianca alla richiesta di tamponi negativi per l’accesso a grandi eventi, fino all’obbligo vaccinale esteso per ulteriori categorie di lavoratori. Ecco di seguito le principali ipotesi emerse finora, ancora nessuna “certa” come ha ribadito il Premier Draghi alla stampa in vista della prossima Cabina di regia:
Green Pass “rafforzato”
Si valuta l’ipotesi di ridurre la validità dagli attuali 9 mesi a 7, se non addirittura 5 (opzione Brunetta); per altri ministri invece non si dovrebbe toccare la durata.
Tampone anche per vaccinati
L’ipotesi non verrebbe adottata per cinema, teatri, ristoranti e bar in quanto inciderebbe in maniera drastica su categorie già in crisi negli ultimi 2 anni e soprattutto andrebbe a “depotenziare” l’obiettivo principale del Super Green Pass, aumentare il più possibile le dosi di richiamo dei vaccini anti-Covid. L’obbligo di tampone si avrebbe solo per discoteche, feste e si ragiona anche per gli stadi (con più voci che però smentiscono questa opzione in quanto comunque luogo all’aperto).
Centri commerciali
All’ipotesi il “filtro” all’ingresso per vietare assembramenti: si valuta dunque l’obbligo di Green Pass ‘base’ (anche per tamponi negativi) come già accade per treni, mezzi pubblici e aerei; in alternativa, contingentare gli ingressi come già accade nei grandi magazzini
Coprifuoco/Case private
Al momento viene esclusa l’ipotesi tanto di un coprifuoco alle ore 23 nelle prossime settimane, quanto di limitazioni che impongano regole all’interno delle case private: verrà fatta piena raccomandazione di evitare assembramenti il più possibile, ma senza per questo arrivare ad un lockdown (quantomeno per vaccinati, visto che per i no vax si valutano ulteriori restrizioni). Sugli spostamenti, rimarranno in vigore le regole dei “colori” come ora: in zona gialla permessi, in zona arancione vietati fuori dal Comune per i soli non vaccinati, in zona rossa vietati per tutti fuori dal proprio Comune.