OK CDM, SALGONO LE CAPIENZE
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto riaperture (11 articoli in bozza, in vigore già da lunedì 11 aprile), decidendo di aumentare le capienze rispetto alla bozza circolata negli scorsi giorni dopo il parere del Cts. Piena capienza per musei, luoghi di cultura, cinema e teatri; per le discoteche si alza l’asticella dal 35% al 50% (75% all’aperto) mentre per gli impianti dello sport il limite si alza al 60% al chiuso (palazzetti) e 75% all’aperto, ovvero gli stadi.
In zona bianca, l’accesso agli spettacoli è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di una delle certificazioni verdi Covid-19: nella bozza del Decreto anche la capienza per gli eventi al 50% se ci si trova in zona gialla. Prima dell’inizio del Cdm – ritardato di quasi un’ora dopo l’incontro chiarificatore tra Matteo Salvini e il Presidente del Consiglio Mario Draghi – il Ministro del M5s Federico D’Incà aveva già preannunciato come il Movimento cinque stelle «chiede un allentamento delle maglie su teatri, musei, cinema e gli eventi al chiuso, anche oltre il 35%». Sulla stessa scia anche Lega e Forza Italia, andando oltre i limiti fissati precedentemente da Cts e Ministero della Salute. Al Cdm hanno partecipato anche i Ministri del Carroccio dopo il ricucito “strappo” tra Salvini e Draghi sancito dall’incontro pre-Consiglio, «Un’ora di confronto con il Presidente Draghi. Incontro molto utile: proposte e soluzioni condivise e impegno a confrontarci sul futuro dell’Italia ogni settimana. I giornali scrivano ciò che vogliono: un rapporto leale, franco e diretto risolve ogni problema e trova soluzioni», scrive Salvini su Twitter. Da Palazzo Chigi la conferma in una nota: «clima cordiale e costruttivo, al centro crescita economica. Confermato impegno del Governo a evitare ogni aumento pressione fiscale e a proseguire nel percorso delle riaperture, tenendo conto miglioramento della situazione epidemiologica».
DISCOTECHE-STADI-CINEMA: DECRETO OGGI IN CDM
Dovrebbe arrivare oggi pomeriggio in Consiglio dei Ministri il nuovo Decreto sulle riaperture nel Paese, con focus particolare sulla capienza del pubblico per i settori discoteche, teatri, cinema e stadi. Dopo il via libera del Cts degli scorsi giorni – e dopo le “bufere” Nadef e legge delega fiscale che ne hanno ritardato la discussione – ecco che il Cdm nelle prossime ore si appresta a definire regole e percentuali di capienze per allargare le riaperture dopo l’obbligo di Green Pass esteso al mondo del lavoro (dal 15 ottobre 2021).
La struttura del Decreto dovrebbe prevedere le norme “bollinate” dal Cts in merito alle discoteche – le uniche a non aver mai riaperto veramente dopo l’inizio della pandemia nel febbraio 2020 – ai cinema, agli stadi, ai palazzetti e ai teatri: per le sale da ballo-locali la capienza massima permessa è del 35% (50% all’aperto), mentre su stadi e luoghi all’aperto si passa dal 50% al 75%. Sui palazzetti e in generale sui luoghi al chiuso la capienza massima passa dal 25% al 50%, mentre per cinema-teatri-sale concerti al chiuso, si passa all’80% (per gli stessi luoghi, ma all’aperto, invece ingresso con capienza massima al 100%). Ultimo capitolo i musei, dove il Ministro Franceschini ottiene il massimo con il 100% di capienza: per tutti questi luoghi con le nuove capienze, vale la regola dell’obbligo di Green Pass e della necessità di zona bianca della Regione in cui ci si trova. In particolare sulle discoteche, mascherine sempre indossate tranne quando si balla mentre vige anche l’obbligo di registrazione per tutti gli accessi.
LITE NEL GOVERNO ANCHE SULLE RIAPERTURE
In attesa della effettiva convocazione del Cdm per il nuovo Decreto riaperture, la maggioranza di Governo fibrilla ancora sulla scia di quanto avvenuto sul fronte fiscale negli ultimi giorni: in particolar modo è la Lega, ergendosi a portavoce dei sindacati e associazioni di categoria, a ritenere ancora troppo bassa la percentuale di capienza permessa dal Comitato Tecnico Scientifico. «Su discoteche si apre gradualmente», ha sottolineato stamane il Ministro della Salute Roberto Speranza, mentre il sottosegretario Costa aggiunge, «Il Governo ha scelto da tempo di imboccare la strada della gradualità, nella consapevolezza che il nostro Paese non si possa permettere passi falsi nel percorso di ritorno alla normalità. Questo aumento credo sia un ulteriore segnale importante. Dobbiamo affrontare le settimane che verranno senza paura, ma con prudenza e responsabilità perché stiamo uscendo da questo tunnel, ma non ne siamo ancora fuori. Dobbiamo rispettare le regole come indossare le mascherine, lavare le mani rispettare il distanziamento, anche se mi rendo conto che con l’aumento della capienza degli stadi al 75% il criterio della scacchiera viene meno». Molto polemico Matteo Salvini e e la Lega che ancora stamattina chiedono una mediazione al rialzo al Presidente del Consiglio Draghi: «presa in giro senza senso scientifico, sanitario, sociale ed economico». Intervistato da Rtl 102.5 stamattina, l’ex Ministro aggiunge «se si chiede Green Pass all’ingresso per la sicurezza, bisogna restituire lavoro e possibilità al 100%, va riaperto tutto». Polemico anche il Presidente della Conferenza Regioni Massimiliano Fedriga (Lega), «le discoteche con la capienza del 35% non aprono, è antieconomico», critiche pure da Forza Italia con la capogruppo dei senatori Annamaria Bernini, «La percentuale delle capienze deve aumentare, non solo per le discoteche». Sul piede di guerra le associazioni dei gestori che parlano senza remore di «inutile riaprire così, molti rischiano la chiusura per sempre».