È in corso il vertice tra Conte e i capidelegazione del Governo per chiudere definitivamente i punti “salienti” del Decreto Rilancio dopo l’uscita della bozza che conta 437 pagine e 258 articoli: lo snodo restano le imprese e il tema turismo, dove vi sono ancora diversi capitoli “incompleti” e che il vertice in corso dovrebbe dirimere. In base all’accordo o meno che troveranno Pd, M5s, Italia Viva, LeU e Palazzo Chigi si potrà condurre già in serata il pre-Consiglio dei Ministri per il varo nella notte o al più tardi domani mattina in CdM; altrimenti, tutto slitta di un giorno con la giornata di domani che dovrebbe finalmente vedere alla luce il Decreto Rilancio con le 7 macro-aree e le numerose misure contenute.

Dagli aiuti alle imprese fino al bonus vacanze, passando per il bonus eco-mobilità (bicicletta e car sharing) e ovviamente il maxi tema degli ammortizzatori sociali, cassa integrazione in primis: in questi focus abbiamo iniziato a inserire i temi principali così come finora contenuti nella bozza del Dl Rilancio, in attesa che il CdM limi il tutto, trovando anche le risorse finora non “chiarissime” per poter sostenere i 55 miliardi di spesa stanziata dall’ultimo scostamento di bilancio.

D’INCÀ: “DL RILANCIO PRONTO A BREVE”

«Il Decreto Rilancio io credo che arriverà nella giornata di domani, oggi pomeriggio passerà nel pre-consiglio per la fase istruttoria», così fa sapere il Ministro per i Rapporti con il Parlamento e le Riforme Federico D’Incà, spiegando come il CdM utile per il varo dell’ex Decreto Aprile potrà essere pronto domani. Oggi pomeriggio infatti il Premier Conte alle 15 ha convocato i capi delegazione delle forze di Governo per una video conferenza proprio per chiudere il testo di bozza del Dl Maggio: proprio al termine di quella riunione, riportano fonti di Governo all’Adnkronos, si terrà il preconsiglio dei Ministri. In mattinata domani invece il possibile via libera dell’intero Decreto Rilancio da 55 miliardi con gli aiuti economici attesi da oltre un mese: «un valore che non si vedeva da molti, molti anni nel nostro Paese e quindi ci siamo impegnati a far sì che tutte le risorse potessero essere messe a terra», conclude D’Incà. Il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha spiegato nell’intervista al Messaggero come «La nuova indennità Inps per autonomi e stagionali sarà erogata in automatico in pochissimi giorni agli oltre 3,7 milioni di persone che l’hanno già percepita senza bisogno di nuova richiesta, e contiamo che il contributo a fondo perduto, a cui provvederà l’Agenzia delle entrate, arrivi alle imprese entro i primi di giugno».

Infine è ancora D’Incà in una nota ad aggiungere novità sulle anticipazioni del testo: «Rifinanzieremo tutta la parte degli autonomi andando addirittura ad aumentare per quelli che hanno subito maggior danno, passando dai 600 ai 1000 euro per aprile e maggio […] Poi ci sarà anche una parte di soldi a fondo perduto che verrà dato alle imprese, tra i 1000 e i 5000 euro. Una pianificazione che ci permette di rispondere a tutto il comparto economico del Paese, dando ancora risorse, con 3 miliardi di euro, anche alla parte sanitaria». Nell’ultima bozza visionata dall’Ansa questa notte sono ben 258 gli articoli del Maxi Decreto Rilancio, suddivisi nei 7 capitoli che qui sotto vi riproponiamo (tra cui salute e sicurezza, sostegno alle imprese e all’economia, tutela del risparmio e settore creditizio).

ATTESA PER IL CDM

Il maxi Decreto Rilancio, risolto l’ambiguità sull’imminenza del provvedimento (in un primo momento sembrava il Decreto “sblocca Paese” indicato da Conte lo scorso 26 aprile, poi invece si è rivelato essere il nuovo “nome” del Decreto Maggio, già ex Dl Aprile) sta per sbarcare in Consiglio dei Ministri: fonti di Governo danno domani mattina come possibile varo del maxi decreto da 55 miliardi di euro come indebitamento, di fatto una Manovra senza precedenti nella storia repubblicana.

La crisi coronavirus è forte e il Governo Conte ormai da settimane sta cercando di mettere a punto tutte le misure necessarie per poter rilanciare l’economia in forte stato di crisi: mentre alcuni “rumors” danno addirittura come stasera l’ipotesi di CdM sul Decreto Rilancio qualora fossero risolti tutti i nodi ancora presenti, l’ipotesi più concreta è che nella giornata di domani si riescano a limare le varie distanze emerse tra Pd, M5s e Italia Viva che hanno ritardato e non poco il varo della Manovra. Il Governo Conte nel frattempo sta studiando un provvedimento “parallelo” per il rilancio degli investimenti che punterà su una drastica semplificazione delle procedure in stile “modello Ponte di Genova”.

DECRETO RILANCIO, LE MISURE

Dopo le 770 pagine emerse venerdì scorso, il testo del Decreto Rilancio va via via “asciugandosi” eliminando alcuni punti considerati troppo costosi (l’ecobonus in primis potrebbe essere sacrificato) e giungendo ad una suddivisione generale in 7 parti: fisco (rinvii scadenze); lavoro (proroga ammortizzatori sociali già presenti nel Cura Italia); imprese (liquidità, prestiti e ristori a fondo perduto); famiglie (Reddito di Emergenza, bonus baby sitter e congedo parentale esteso); trasporti (bonus mobilità sostenibile, bicicletta e monopattino); turismo (con bonus vacanze per chi le farà in Italia); sanità (nuove assunzioni e materiale per far fronte alla crisi coronavirus).

55 miliardi totali, con 25 in più disponibili già dal precedente stanziamento in deficit del Decreto Cura Italia: si attendeva il via libera ad aprile, ma siamo ormai alla prima decade passata di maggio e le tensioni su Governo da parte di aziende e famiglie si stanno facendo pressanti. L’emergenza è netta e le misure occorrono ancora di più: oltre ai 16 miliardi messi a disposizione per la cassa integrazione prorogata, tema molto caldo sono i versamenti di tasse e tributi che andranno spostati fino alla fine di settembre, oppure addirittura a ottobre. Il Decreto Rilancio prevede poi ristori a fondo perduto per le imprese che hanno subito perdite di fatturato: si cerca di rendere più scorrevole l’iter del Dl Liquidità Imprese che al momento non sta funzionando a dovere.

CONTE “ANDREMO IN VACANZA”

Bonus 500 euro per biciclette e monopattini oppure car sharing e scooter, sconto bollette e affitti per imprese con calo fatturato, rilancio di tutti gli ammortizzatori sociali già presenti con novità del Reddito di Emergenza (massimo 800 euro ma qui resta lo scontro tra M5s e Pd-Renzi che invece lo vorrebbe una-tantum) e sconti su Dpi (mascherine e simili). Dovrebbe alla fine essere contenuto come misura anche il bonus vacanze per rilanciare il turismo in Italia: famiglie numerose con reddito Isee fino a 35mila euro dovrebbero avere bonus da 500 euro spendibile in strutture italiane, per le coppie si dovrebbe avere bonus da 300 euro, 150 euro per i single.

Su questo tema e sull’impianto generale del Decreto Rilancio, questa mattina al Corriere della Sera il Premier Giuseppe Conte ha precisato alcuni dettagli: «quest’estate non staremo al balcone e la bellezza dell’Italia non rimarrà in quarantena. Potremo andare al mare, in montagna, godere delle nostre città. E sarebbe bello che gli italiani trascorressero le ferie in Italia, anche se lo faremo in modo diverso, con regole e cautele. Attendiamo l’evoluzione del quadro epidemiologico per fornire indicazioni precise su date e programmazione». I mesi che arriveranno saranno molto difficili, la prova più dura dal Dopoguerra spiega il Presidente del Consiglio, anche perché «Avremo una brusca caduta del Pil e le conseguenze economiche saranno molto dolorose».