Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto Ristori quater. Con questo provvedimento il Governo stanzia altri 8 miliardi di aiuti alle attività e ai lavoratori più in difficoltà. Il testo, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, dovrebbe essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale entro domani sera per entrare in vigore contestualmente alla pubblicazione. Dalle indiscrezioni in merito all’ultima bozza è emerso che nel decreto Ristori quater ci sono anche 10 milioni per i bus panoramici, gli autobus scoperti per le visite turistiche delle grandi città. Ridotti invece i fondi per fiere e congressi a 350 milioni rispetto ai 500 ipotizzati inizialmente. Inoltre, viene rifinanziato il fondo rotativo del Microcredito centrale dedicato anche agli alberghieri, per 500 milioni di euro. Pià risorse per il Fondo emergenze spettacoli, cinema e audiovisivo – 90 milioni in più per nel 2021 – e 50 milioni per il fondo per le imprese culturali. Invece 6,5 milioni sono destinati agli straordinari del personale militare medico e paramedico impegnato nell’emergenza Covid. (agg. di Silvana Palazzo)

DECRETO RISTORI QUATER, ATTESO CDM IN SERATA

Approda in Consiglio dei Ministri alle 22.30 il Decreto Ristori “quater” col quale il Governo Conte intende estendere ristori e indennizzi alle categorie più colpite dalle restrizioni degli ultimi Dpcm. Dopo lo scostamento di bilancio votato in Parlamento solo tre giorni fa – con il contributo decisivo dei voti del Centrodestra – le discussioni nel weekend e l’ultimo pre-consiglio con i ministri “competenti” hanno redatto la bozza di Dl Ristori quater composta da 23 articoli: le novità più importanti riguardano il robusto pacchetto fiscale tra rinvii, rateazioni e scadenze allungate. Non solo, viene ribadito il bonus da 1000 euro per stagionali, turismo, lavoratori dello spettacolo; si aggiunge anche il bonus 800 per i co.co.co. dello sport, ma anche la rottamazione e saldo-stralcio delle cartelle con nuova rateazione entro il 31 dicembre 2021. Sul fronte fisco, il Decreto Ristori quater introduce in tempi stretti – domani infatti scadono gli acconti Irpef, Ires e Irap per imprese e professionisti – il rinvio della scadenza al 10 dicembre 2020: il tempo è scalato per poter poi permettere un maggior spazio di manovra per eventualmente far slittare fino al 30 aprile 2021 delle stesse scadenze per coloro che possono dimostrare un calo del 33% dei ricavi nel primo semestre 2020 sul 2019 (e fatturato non superiore ai 50 milioni di euro). C’è un dettaglio importante da segnalare: se si è in zona arancione o rossa, non serve dimostrare il calo dei ricavi per avere il ristoro.

LE NOVITÀ NEL DL RISTORI QUATER

Le rate della rottamazione e saldo-stralcio vengono allungate fino all’1 marzo 2021: 950 milioni di euro che vengono “sacrificate” dallo Stato a vantaggio di 2,1 milioni di contribuenti. Uno degli articoli più importanti del Decreto Ristori quater oggi in Cdm riguarda invece lo stop alle ganasce fiscali, alle ipoteche, ai fermi amministrativi e alle procedure esecutive nel momento in cui il contribuente presenta domanda di dilazione dei propri debiti fiscali per «comprovate difficoltà economiche al pagamento». Nel medesimo articolo – spiega Adnkronos che ha visionato la bozza del decreto – viene fissata una soglia di debito a 100 mila euro, e non più 60mila euro – sopra la quale serve dimostrare con apposita documentazione le difficoltà di pagamento delle rate (fino al 31 dicembre 2021). Si allungano i tempi per pagare le tasse e viene dichiarata doppia proroga dell’Irap secondo acconto. Il Governo stanzia altri 500 milioni di euro per fiere e congressi mentre sono 62 milioni dati in più alle forze di polizia tra indennità e straordinari. Da ultimo, il Dl Ristori quater stanzia fondo da 200 milioni di euro per la filiera della ristorazione già presente lo scorso Dl Agosto (ma valeva 600 milioni): per il 2021 viene previsto «lo stanziamento di 250 milioni di euro, che potranno essere utilizzati anche per le istanze di contributo già presentate entro il 15 dicembre 2020 e ‘parzialmente soddisfatte con lo stanziamento per l’anno 2020».