Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Ristori per 6,8 miliardi di euro in arrivo (secondo la promessa del Ministro Gualtieri) non oltre il prossimo 15 novembre sui conti correnti delle categorie più colpite dall’emergenza Covid e dall’ultimo Dpcm. Secondo la bozza del testo analizzata dall’Adnkronos – al momento il testo ufficiale del Dl Ristori ancora non è stato pubblicato dal Governo, lo si attende dopo la conferenza stampa del Premier Conte prevista per dopo le ore 19 da Palazzo Chigi – i ristori erogati dall’esecutivo saranno così ripartiti: del 400% per discoteche, sale da ballo e night club. Al 200% per eventi, catering, stadi, cinema, piscine, parchi divertimenti, sale giochi, palestre e sale bingo; del 150% per ristoranti, alberghi, affittacamere per brevi soggiorni, case ed appartamenti per vacanze, villaggi turistici, ostelli della gioventù, rifugi di montagna; del 100% per bar e gelaterie. Tutte le fasce decise consultando il codice Ateco e le relative percentuali sono tutte contenute nel testo in mano all’Adn e a breve pubblicabile in Gazzetta Ufficiale, non appena sarà presentato dal Premier Conte. Tra le principali novità del Dl Ristori, si estende il blocco dei licenziamenti fino al 31 gennaio 2021, la proroga di 6 settimane per la Cassa Integrazione Covid, lo stop ai pignoramenti immobiliari fino al 31 dicembre mentre vengono stanziati 30 milioni di euro per i tamponi antigenici “rapidi” da destinare a medici di famiglie e pediatri.
QUI IL TESTO IN GAZZETTA UFFICIALE DEL DECRETO RISTORI 28 OTTOBRE
GUALTIERI “RISTORI ENTRO IL 15 NOVEMBRE”
Filtrano indiscrezioni dal cdm in corso per il “Decreto Ristoro”, gli aiuti da erogare in tempo praticamente zero, a tutte quelle categorie colpite dalle nuove strette degli ultimi giorni. Stando a quanto apprende l’agenzia Ansa, il premier Conte si sarebbe rivolto così alle categorie, durante l’incontro di Palazzo Chigi di oggi: “Il governo si assume le proprie responsabilità ed è giusto che il suo operato sia sindacato e sottoposto a critiche, ma se perdiamo di vista l’obiettivo di marciare tutti insieme nella stessa direzione per uscire dalla pandemia, rischiamo di aggravare la situazione nel Paese”. Il ministro dell’Economia, Gualtieri, (che ricordiamo si trova al momento in isolamento dopo essere entrato in contatto con un caso di coronavirus al Tesoro), ha invece spiegato, sempre in base a quanto riferisce l’Ansa, che i ristori a fondo perduto saranno il “pezzo forte” del decreto, e che arriveranno “in tempi record entro il 15 novembre”. Nel decreto ci saranno inoltre “sostegni specifici per turismo e somministrazione”, cioè bar, ristoranti, pub. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
CDM ALLE 15 SU DECRETO RISTORO 6,8 MLD PER CIG E INDENNIZZI LOCALI, FIERE, PALESTRE
Il Governo ha convocato alle ore 15 il 69esimo Consiglio dei Ministri dell’era Conte-2, con un ordine del giorno ancora non reso noto ma di fatto anticipato dallo stesso Presidente del Consiglio nell’incontro con una delegazione delle categorie più colpite dall’ultimo Dpcm a Palazzo Chigi: «Nelle stesse ore in cui lavoravamo alle norme del Dpcm, abbiamo lavorato per far arrivare risorse in tempi record alle categorie penalizzate. Oggi alle 15 abbiamo un Cdm in cui approviamo un decreto con immediate misure di ristoro e indennizzi». Il caos economico, oltre che sanitario, è preoccupante e per questo Conte ha ribadito ai commercianti in protesta «siamo pienamente consapevoli delle vostre difficoltà». Dopo le consuete anticipazioni e bozze circolate nelle scorse ore, il Sole 24 ore ha provato a tracciare il bilancio di tutte le somme destinate nel Decreto Ristoro: dovrebbero essere 6,8 i miliardi stanziati dal Governo nell’imminente CdM. Di questi, 2 sono riservati al fondo perduto per attività chiusure o danneggiate dal semi-lockdown del Dpcm, 2,6 per la proroga della Cig degli stessi lavoratori. Seguono poi 300 milioni per le fiere; 180 milioni lavoratori dello sport; 150 milioni per credito d’imposta sugli affitti commerciali dei mesi ottobre, novembre e dicembre; 115 milioni per l’esenzione dalla seconda rata Imu in scadenza il 16 dicembre; 200 milioni per mensilità Reddito di emergenza; 60 milioni per le forze dell’ordine impegnate nei controlli. Tutto il resto del Dl Ristoro – ovvero 1,2 miliardi – viene destinato a cultura e turismo, anch’essi colpiti dalle chiusure di domenica scorsa: «680 milioni destinati a finanziare una riedizione dell’indennità da 1.000 euro per i lavoratori stagionali e dello spettacolo, 400 milioni per le agenzie turistiche, 100 milioni per il cinema e 50 milioni per le imprese culturali», riportano le fonti del Sole24.
RISTORI DOPPI PER CHI CHIUDE
«Siamo tutti pienamente consapevoli delle ricadute economiche di queste misure […] proprio per questo oggi approviamo un decreto importante con ingenti risorse che ci permette di ristorare tutte queste persone, di dare loro in maniera rapida e diretta risorse per colmare le perdite dovute alle chiusure. Saranno soldi certi e rapidi»: il Decreto Ristoro in arrivo in CdM viene così anticipato dal Premier Conte nella sua lettera al Fatto Quotidiano per illustrare i motivi dietro all’ultimo duro Dpcm che ha messo in semi-lockdown il Paese. Saranno 5 i miliardi messi a disposizione dal Governo per aiutare i settori più in difficoltà: il ristoro sarà ‘ridotto’ per bar, ristoranti e pub che possono continuare a operare dalle 5 del mattino fino alle ore 18 e proseguire nelle ore serali con il servizio da asporto, mentre dovrebbe essere almeno il doppio come bonifico laddove invece l’attività verrà (o lo è già) chiusa. Secondo le anticipazioni del testo oggi sul Corriere della Ssera, sarà un ristoro automatico per chi aveva già utilizzato e ricevuto i sussidi previsti dal precedente decreto Rilancio, mentre per tutti gli altri dovrà essere presentata richiesta. Le categorie beneficiarie (che dovranno avere un tetto massimo di 150mila euro di indennizzi) saranno identificate ancora una volta con i codici Ateco.
IL DOPPIO BONUS PREVISTO NEL DL
Sembra certo ormai l’approdo in CdM dell’imminente Decreto Ristoro, con la giornata di domani che sarà decisiva per il varo del provvedimento da 4-5 miliardi di euro che i tecnici di Mise e Mef stanno limando negli ultimi dettagli. Ai bar-locali che chiudono da oggi per legge dalle ore 18 dovrebbero arrivare bonifici da circa 2mila euro, con il Ministero che pensa però anche ad un ulteriore bonus di 1000 euro per tutti i lavoratori particolarmente colpiti dalle chiusure anti-Covid: si tratta di stagionali del turismo, stagionali dello spettacolo, operatori dei centri sportivi, lavoratori occasionali e intermittenti e venditori a domicilio. In giornata il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ha fatto sapere che potrebbe essere inserito nel Dl Ristoro un bonus da 800 euro per tutti i lavoratori del comparto sportivo che non sono compresi nella cassa integrazione. A proposito di Cig, in serata l’annuncio importante dalla Presidente Commissione Ue Ursula Von der Leyen sullo stanziamento di 10 miliardi all’Italia previsti dal programma Sure (Support to mitigate Unemployment Risks), con l’obiettivo di finanziare la Cig dei Paesi europei.
L’ACCORPAMENTO NORME NEL DL RISTORO
Secondo fonti di Governo riportati da Adnkronos e Askanews dovrebbe tenersi domani il Consiglio dei Ministri sul Decreto “Ristoro”: il motivo del “ritardo” rispetto alla road map messa in campo ieri da Conte durante la presentazione del Dpcm riguarda il “balletto” delle cifre che in queste ore si affaccia nei tavoli dei tecnici. Se infatti Mise, Mef e Ragioneria dello Stato sono al lavoro per stanziare 1,2 miliardi di euro come indennizzi alle imprese, 1,6 mld dovrebbero arrivare per la proroga della Cig Covid (ancora tutto da chiarire l’origine dei fondi, con il Governo che certifica come non dovranno cambiare i limiti di spesa immessi nella Nadef). Si valuta però – sottolineano i colleghi di TiscaliNews – la possibilità di accorpare i due provvedimenti nel Dl Ristoro in modo da portare circa 4miliardi di euro per gli aiuti a cittadini e imprese colpiti dal semi-lockdown imposto dal Governo. La lista dei beneficiari è però molto “ricca” e non sarà semplice trovare in fretta una somma adeguata per le categorie coinvolte (bar, ristoranti, pub gelaterie, pasticcerie, cinema, sale giochi, discoteche, teatri, palestre, piscine, centri benessere, impianti sci) da far pervenire come ristoro diretto sul conto corrente. I sindacati Cgil, Cisl e Uil intanto, anticipando l’incontro che si avrà mercoledì a Palazzo Chigi con il Presidente Conte, ribadiscono le priorità da immettere nel Dl Ristoro: «è ancora più urgente sancire la certezza di provvedimenti comprensivi di ulteriori 18 settimane di cassa Covid e il conseguente blocco dei licenziamenti».
DECRETO INDENNIZZI ALLE AZIENDE
È atteso a ore in Consiglio dei Ministri il nuovo Decreto Ristoro annunciato ieri dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte durante la presentazione dell’ultimo Dpcm anti-Covid: «I sussidi in arrivo sono tutti aggiuntivi e non sostitutivi di quelli già erogati. Il sostegno economico sarà immediato, arriverà nel mese di ottobre, già da martedì il decreto sarà in gazzetta ufficiale», sottolineava il Premier in conferenza stampa. Dopo i lavori dei tavoli tecnici al Mise e al Mef, i Ministri Patuanelli e Gualtieri si apprestano a presentare la proposta di legge in CdM per poter licenziare entro la giornata di domani il nuovo decreto da lanciare in Gazzetta Ufficiale. Le categorie economiche e produttive, oltre che i sindacati, pressano il Governo dopo le chiusure strettissime applicate dalla giornata di oggi: e così ieri il Ministro dell’Economia in tv prometteva indennizzi per tutte le aziende coinvolte già entro metà novembre, per l’esattezza il giorno 11 «si tratta di 300-350 mila aziende, e la quota sarà superiore a quella dell’altra volta». La conferma arriva oggi dal suo vice Antonio Misiani che a Rtl 102.5 spiega «Vogliamo dare il contributo in automatico, senza bisogno di fare domanda a tutte le imprese che l’hanno già avuto. Stiamo pensando di ampliare la platea, sforando il limite di 5 milioni di fatturato, quindi anche anche alle imprese maggiori, e a contributi più rilevanti per le imprese e le attività dei settori completamente bloccati. Ci sarà una differenziazione tra chi terrà aperto fino alle 18 e chi sarà bloccato h24».
ANTICIPAZIONI SUL DL RISTORO
In primis, il Governo valuta nel prossimo Decreto “Ristori” di finanziare le imprese che dovranno chiudere completamente con fondi perduti maggiori rispetto a quelle che dovranno chiudere alle 18 per via del Dpcm: «Sappiamo di chiedere un sacrificio importante e necessario a contenere il virus e quindi per tutti costoro ci saranno questi indennizzi che sono solo una parte delle misure – ha aggiunto Gualtieri al Tg1 ieri sera – Poi avremo per tre mesi il credito di imposta sugli affitti, l’eliminazione della rata Imu e poi naturalmente la cig per i lavoratori e l’indennità di 1000 euro per i collaboratori». Proprio sulla Cig, stamane a Inblu Radio la Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo ha anticipato come nel prossimo decreto il Governo stia lavorando a prorogare la cassa integrazione Covid per altri 18 settimane. Come già anticipato ieri da Conte, la Ministra M5s ribadisce che nel dl «ci saranno gli indennizzi anche per i lavoratori stagionali che hanno avuto dalla crisi un impatto negativo, quelli del turismo e dello spettacolo», mentre verrà rifinanziato per un altro mese il Reddito di Emergenza. Fronte complicato invece per il blocco dei licenziamenti che già nella prossima Manovra verrà esteso solo per alcune aziende (e in determinati casi): «ne stiamo parlando, c’è stato un aumento dei contagi, alcune attività non stanno riaprendo e altre vedono parziali chiusure. Dobbiamo tutelare i lavoratori e le imprese con interventi che tendono a salvaguardare le attività produttive e soprattutto le famiglie», conclude la Catalfo. Al Corriere della Sera la viceministra dell’Economia Laura Castelli conferma poi come i ristori arriveranno subito e in bonifico direttamente dall’Agenzia delle Entrate, «ci sarà un contributo a fondo perduto per le aziende che devono chiudere, comprese quelle dello sport, e poi un nuovo credito d’imposta per gli affitti, che potrà essere ceduto al proprietario o usato in compensazione. Sempre alle aziende colpite cancelliamo anche la rata Imu di dicembre».