Domani – secondo il calendario delle discussioni – in quel di Montecitorio si procederà ad analizzare il testo del decreto Salva Casa fortemente voluto dal leader leghista Matteo Salvini e recentemente modificato (in molte delle sue parti) dalla Commissione Ambiente e lavori pubblici che ha esaminato gli emendamenti promuovendone alcuni e bocciandone altri. Prima di arrivare alle importanti novità, vale la pena ricordare che la discussione definitiva sul decreto Salva Casa – ed auspicabilmente la sua entrata in vigore – dovrebbe essere prevista entro il 28 luglio, prima dello stop estivo dei lavori parlamentari; ma non sono scontati ulteriori scontri e rinvii, soprattutto perché il parere della Commissione ha stralciato uno degli articoli che era per Salvini tra i più importanti: il cosiddetto “Salva Milano“.



Partendo proprio da qui, secondo la proposta avanzata nel testo originale del decreto, su tutto il territorio milanese si sarebbero dovuti sbloccare i lavori di costruzione e rifacimento di alcuni grattacieli ed edifici attualmente sotto indagine da parte della Magistratura che ipotizza la sussistenza di ipotetici abusi; mentre si attende ancora un punto sulla questione delle tolleranze, con il Salva Casa originale che ipotizzava anche percentuali attorno al 10% e la Commissione che ha proposto un limite del 6%, e su quella dei cambi di destinazione dell’immobile.



Tutte le novità sul decreto Salva Casa: dalle vetrate panoramiche ai miniappartamenti

Dall’altra parte – invece – nel nuovo testo del decreto Salva Casa si è dato il via libera definitivo alle norme sui miniappartamenti volute sempre da Matteo Salvini: ora l’abitabilità sarà concessa anche a lotti con superficie minima di 20 o 28 metri quadrati (rispettivamente per una o due persone), abbassando gli attuali limiti posti a 28 e 38; così come l’altezza massima può essere di 2,4 metri rispetto ai 2,7 attuali e restano – ovviamente – fermi i vincoli igienico-sanitari. Confermato nel decreto Salva Casa (come dicevamo già prima) anche il nuovo limite di tolleranza che sotto i 60 metri quadrati è stato fissato dalla Commissione al 6%, mentre restano invariati gli altri – tra il 2 e il 5% – per gli appartamenti che superano i 100 metri quadrati.



Centrali anche le novità che interesseranno le aree sismiche con i cittadini che vivono in aree sismiche e che potranno ottenere l’abitabilità pagando una sanzione tra i 516 e i 2.064 euro ed evitando – così – si incappare in conseguenze penali dovute agli interventi effettuati in piena difformità legale. Liberalizzata, infine, la costruzione delle vetrate panoramiche, ma resta aperto lo scontro per quanto riguarda gli emendamenti al Salva Casa che vorrebbero limitare i porticati, oppure le strutture che sforano sul suolo pubblico o intralciano la visuale sul fronte esterno dell’edificio.