Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, dopo il suo intervento in conferenza stampa in cui ha introdotto i tempi del nuovo dpcm, ha passato la parola alla Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina che ha confermato le misure intraprese dal Governo per terminare l’anno scolastico: “La didattica a distanza non può essere considerata uno strumento opzionale, ci sta permettendo di concludere l’anno scolastico e dunque considerarla una chiave di volta significa dare dignità al lavoro di insegnanti e studenti.” Dunque la valutazione del lavoro a distanza e online sarà decisiva nella valutazione finale degli studenti. Prosegue la Ministra: “Questo decreto trasforma gli esami di Stato e quelli della Scuola Secondaria di Primo Grado, per non lasciare indietro nessuno. Abbiamo pensato due possibili opzioni per garantire gli studenti, mettendo l’anno in sicurezza. Non si può parlare di 6 politico, sono categorie ormai vetuste, non si guarda a un freddo voto ma alla crescita complessiva degli studenti. Se ci saranno apprendimenti da recuperare, gli studenti potranno farlo a settembre dell’anno successivo. Una piccolo nota dolente, non potremo aggiornare le graduatorie d’istituto: questo è dovuto a procedure vetuste, non riusciamo a gestire un milione di domande cartacee e chiedo scusa a tutti i precari per questo. Arriva il provvedimento sulle assunzioni legate a questa cento.” (agg. di Fabio Belli)



MATURITA’, TUTTI AMMESSI

Nella prima parte del CdM (ancora in corso nel pomeriggio per dare il via libera al Dl Liquidità Imprese) il Governo ha approvato il nuovo Decreto Scuola con confermati praticamente tutti i punti anticipati dalle bozze del testo circolate fino a questa mattina: ok data “limite” del 18 maggio, ok tutti ammessi (che non vuol dire tutti promossi, ndr) alla Maturità 2020, ok possibilità della didattica a distanza anche a settembre se la pandemia da coronavirus non dovesse esaurirsi e vengono annunciati anche nuove assunzioni dopo i posti lasciati liberi dai pensionamenti con Quota 100. Via libera dal Consiglio dei Ministri all’ingresso in ruolo per 4500 docenti che andranno a sostituire altrettante cattedre libere: si tratta di vincitori di concorso o di presenti nelle Graduatorie ad esaurimento, che non hanno potuto occupare gli stessi posti a settembre perché semplicemente non messi a disposizione.



Secondo la vice Ministra Anna Ascani (Pd) nel nuovo Decreto viene comunque preservata la maturità, «la nostra battaglia è stata perché ci fosse un esame di maturità. E’ vero che la maturità è la verifica di un percorso lungo 5 anni ma vogliamo che la prova ci sia, ci auguriamo di poterlo svolgere a scuola ma in ogni caso una prova ci sarà». Infine sul fronte del presunto 6 politico finale, «è privo di senso, nessuno lo sta immaginando. Noi stiamo affrontando le difficoltà della valutazione che ci sono, la valutazione nella didattica a distanza e’ complicata. L’ammissione all’esame è per tutti ma poi l’esame c’è», conclude la vice Ministra del Miur. In sostanza gli studenti saranno valutati con voti finali corrispondenti all’impegno dimostrato durante l’anno ma anche nella didattica a distanza.



DL SCUOLA IN CDM OGGI

È in arrivo questa mattina con il CdM convocato per le 11.30 il nuovo Decreto Scuola che di fatto chiarirà i termini su come finire l’anno scolastico funestato dall’emergenza coronavirus: dopo che le scuole ormai sono chiuse da inizio marzo, la possibilità che possano riaprirsi le classi prima della fine dell’anno scolastico divengono ogni giorno più risicate. Per questo la Ministra Azzolina nella bozza del Decreto che circola da giorni (QUI I DETTAGLI) ha voluto immettere in extremis un’ipotesi che già sta facendo discutere e non poco il mondo Scuola: «È previsto un piano per riprendere le scuole in modalità in distanza se si riproponesse il problema virus anche in autunno? È uno degli scenari a cui stiamo pensando».

Se l’emergenza coronavirus non dovesse terminare nei prossimi mesi, l’ipotesi di rinnovare la “scuola a distanza” anche a settembre non è uno scenario da scartare a priori: «Penso al problema atavico alle classi pollaio in cui è difficile tenere il metro di distanza. Con lo staff del Ministero lavoreremo a tutti gli scenari. Oggi in Cdm discuteremo a un decreto che farà riferimento anche a questi  aspetti e la maggioranza di governo oltre a preparare la fine di questo anno scolastico, per cui gli studenti non perderanno l’anno, inizierà a pensare anche al prossimo anno», spiega la Ministra intervistata ieri sera da Fabio Fazio.

BOZZA DECRETO SCUOLA: NOVITÀ SULLA MATURITÀ

Entrando nelle pieghe delle novità previste dal nuovo Decreto Scuola, i punti più delicati riguardano gli Esami di Stato di giugno con i maturandi che da giorni attendono indicazioni per preparare la Maturità 2020: «Abbiamo previsto diversi scenari che garantiscano un esame serio. Gli scenari sono due per gli esami di Stato: una nel caso in cui si tornasse in classe entro il 18 maggio è di un esame di maturità con una commissione tutta interna con il presidente esterno», ha spiegato ieri sera a “Che Tempo Che Fa” la Ministra Miur Lucia Azzolina.

Nel primo caso, la prova nazionale di italiano rimarrà tale, mentre la seconda prova sarà preparata dalla commissione interna; se invece non si tornasse a scuola prima del 18 maggio (e quindi di fatto non si tornerebbe più fino all’autunno prossimo in classe) «gli esami saranno con un’unica prova orale e gli studenti saranno tutti ammessi, ma non significa essere promossi». Per quanto riguarda invece gli esami di Terza media, la Ministra dell’Istruzione informa «L’esame di terza media si farà comunque» in qualsiasi caso ma se non si tornasse in classe entro la metà maggio, allora «gli studenti presenteranno un elaborato e ci sarà lo scrutinio finale. L’esame comunque si farà».

IL NODO DIDATTICA A DISTANZA

Nel nuovo Decreto Scuola, infine, un capitolo importante è dedicato alla didattica a distanza che sempre più sta divenendo la modalità pressoché unica per proseguire e concludere l’anno scolastico: «la didattica a distanza dovrà essere assicurata, utilizzando strumenti informatici o tecnologici a disposizione», di fatto d’ora in poi grazie al Decreto sarà resa obbligatoria e non più “consigliata”. Spiega la bozza del Decreto Miur: «In corrispondenza della sospensione il personale docente assicura comunque le prestazioni didattiche nelle modalità a distanza».

In vista dell’imminente Pasqua, le lezioni a distanza si fermano dal 9 aprile al 14 aprile, compresi: resta però la possibilità e l’autonomia per le scuole di qualche giorno di recupero per lezioni perse nel periodo caotico dell’inizio crisi coronavirus. Sul fronte ammissioni – non dunque per la Maturità, ma per tutte le altre classi di medie e superiori – «Tutti dovrebbero poi essere ammessi a classe successiva, ma con il recupero debiti dal 1 settembre», riporta l’Ansa leggendo la bozza del nuovo Decreto in arrivo in giornata.