«Siamo costretti a ribadire: sul Decreto Sicurezza Bis non c’è alcun problema politico. C’è condivisione sul testo base e c’è pieno accordo di maggioranza sugli emendamenti»: così il Movimento 5 Stelle Camera in una nota a proposito delle ultime indiscrezioni sul dl salviniano e le tensioni tra le due forze maggioranza. Alla fine a spuntarla è stata la Lega, con il presidente Fico che ha ammesso gli emendamenti bloccati in un primo momento. Fico, tramite Twitter, è però tornato ad attaccare il ministro dell’Interno Salvini: «Il Parlamento svolge la sua attività in piena autonomia e lo dimostra coi fatti. La Camera è infatti intervenuta per ovviare alle amnesie del ministro dell’Interno che si era dimenticato di prefetti, polizia e vigili del fuoco quando ha scritto il decreto Sicurezza». Insomma, nonostante l’intesa raggiunta continua il battibecco tra Lega e Movimento 5 Stelle… (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
INTESA RAGGIUNTA SUL DL SICUREZZA BIS, ESULTA SALVINI
Nuovi aggiornamenti sul fronte decreto sicurezza bis, con Lega e Movimento 5 Stelle che sembrano aver trovato l’intesa dopo gli scontri delle ultime ore: il presidente della Camera Roberto Fico ha riammesso tutti gli emendamenti riguardanti Polizia di Stato e ministero dell’Interno. Dire riporta che la lettera è stata appena inviata ai presidenti di Commissione, anche se i grillini evidenziano l’inutilità «di alzare polveroni e diffondere panico strumentale attaccando le istituzioni», il messaggio dei sottosegretari grillini Sibilia e Valente diretto a Matteo Salvini. E fonti M5s rincarano la dose contro il segretario federale della Lega, che userebbe «le forze di polizia per pura campagna elettorale e a pretesto per minacciare la caduta dell’esecutivo». Dal canto suo, Matteo Salvini parla di «vittoria su tutta la linea»: il pressing del Carroccio ha permesso di arrivare al via libera per emendamenti su buono pasto, ore di straordinario, vestiario e uniformi, manutenzione di caserme, nuove sedi. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
DECRETO SICUREZZA BIS, SALVINI: “NON SI VA AVANTI”
Il vicepremier Luigi Di Maio ancora questa mattina ha confermato la sua piena intenzione di modificare eventualmente alcune parti del Decreto Sicurezza Bis, spiegando di volere incontrare a breve tutti i rappresentanti delle Forze dell’Ordine dopo il “caos” generato dallo stop avanzato dal Presidente Fico. Intervenendo da Milano, il Premier Conte ha provato a rasserenare gli animi già piuttosto tesi di prima mattina sottolineando «l’integrità del Governo anche sul Decreto Sicurezza Bis è solida, non è che cambiano l’idea un giorno sì e l’altro no». Il leader della Lega però non ci sta e durante una diretta Facebook rilancia contro Di Maio e il Movimento 5 Stelle «O passa questo testo o è un problema grosso per il governo. È una questione di principio», con il M5s che subito replica «molti di quegli emendamenti portano anche la loro firma» facendo intuire (senza dirlo, ndr) come lo stop non sia dipeso da loro bensì dal Presidente Fico. «Basta attacchi alle Camere: gli emendamenti al decreto Sicurezza, firmati anche dal M5S, vengono vagliati come da prassi e alcuni sono gia’ stati rimanessi. Salvini lo sa, lavori alla riformulazione dei testi invece di fare la vittima. Noi siamo al fianco delle forze dell’ordine», rintuzza il Ministro per i Rapporti con il Parlamento e la Democrazia diretta Riccardo Fraccaro in un tweet al veleno contro l’alleato di Governo. Intanto Fico stamani, dopo la bagarre scatenata, ha deciso di riammettere tutti gli emendamenti su Polizia e Viminale, dichiarando però inammissibili le norme su vigili del fuoco e polizia locale. (agg. di Niccolò Magnani)
SCONTRO LEGA-M5S SU EMENDAMENTI FORZE DELL’ORDINE
Pace Fiscale 2, Autonomia differenziata e anche Decreto sicurezza bis: nuovo scontro tra Lega e Movimento 5 Stelle, clima di alta tensione tra le due forze di maggioranza. A scatenare la bagarre è stata la mossa del presidente della Camera Roberto Fico, che ha bloccato 8 emendamenti al dl firmato Matteo Salvini: le misure, coofirmate da Carroccio e grillini, riguardano il miglioramento della qualità della vita di poliziotti e vigili del fuoco. E il ministro dell’Interno non l’ha presa bene: «Finchè questi emendamenti non rientrano, i lavori parlamentari non riprenderanno». Il segretario federale della Lega ha messo nel mirino Fico, l’ennesimo scontro tra i due alleati più distanti del Governo: «Gli domando perché no: qui parliamo di pantaloni alle forze dell’ordine e di buoni pasto, spero che i no diventino dei sì. Mi auguro che si sia trattato di un attimo di confusione…».
DECRETO SICUREZZA BIS, FICO INNESCA NUOVO SCONTRO M5S-LEGA
«Spero che non ci sia una parte del M5s che tifa per l’Antipolizia», l’affondo di Matteo Salvini nel corso della diretta Facebook. Dialogo continuo in casa gialloverde, con ministri e deputati di entrambi i partiti al lavoro per ricucire lo strappo. «La volontà di tutelare e supportare le forze dell’ordine non è minimamente in discussione», ha affermato il ministro per i Rapporti con il Parlamento e la democrazia diretta, Riccardo Fraccaro, ma dopo qualche ora di serenità ed ottimismo, Matteo Salvini è tornato all’attacco parlando di un «problema serio». E il mirino è sempre puntato su Roberto Fico: «Ciò che mi ha fatto incazzare oggi non sono i soldi russi, ma il fatto che qualcuno stia cercando di bloccare gli emendamenti per forze dell’ordine e vigili del fuoco». E la replica di quest’ultimo è arrivata tramite Facebook: «Dice il falso e fa propaganda, o semplicemente ignora come funziona la Camera». Non proprio una dichiarazione distensiva, dunque…