Il Consiglio dei Ministri ha approvato il nuovo Decreto Sostegni, definito ufficialmente Dl Lavoro, Imprese, Professioni: nel pomeriggio la presentazione (qui la diretta della conferenza stampa di Draghi, Orlando e Franco), con i 40 miliardi di extra-deficit confermati nelle nuove misure inserite per sostenere l’economia. Tra le novità, i ristori a fondo perduto previsti dal decreto che ammontano complessivamente a 15,4 miliardi: 8 per rinnovo ristori automatici; 3,4 miliardi per sostegni alternativi  nel fatturato tra il periodo dal primo aprile 2020 al 31 marzo 2021 e il periodo dal primo aprile 2019 al 31 marzo 2020; 4 miliardi per i ristori a conguaglio calcolati sul risultato d’esercizio.



Raddoppiano le risorse sul turismo, 3,340 miliardi destinati per risorse su montagna, gli operatori, le città d’arte, gli stagionali, le agevolazioni contributive, il credito d’imposta per canoni locazione e il credito d’imposta bis: per i lavoratori del turismo e spettacolo avranno un ulteriore bonus una tantum da 1.600 euro. Sul fronte vaccini, «Le regioni e province autonome possono prevedere anche il coinvolgimento degli erogatori privati accreditati nell’attività di somministrazione dei vaccini contro il Covid», recita un comma nella bozza sul Dl Imprese, Lavoro, Profssioni che dà copertura normativa all’attività di somministrazione di vaccini già in atto anche con il coinvolgimento della sanità privata. Nel pacchetto Lavoro, infine, si reperiscono le misure per tutelare i lavoratori a fine blocco dei licenziamenti ed agevolare le imprese nella loro ricollocazione.



DECRETO ECONOMICO IN CDM

Alle ore 11.15

è convocato il nuovo Consiglio dei Ministri (n. 20) per discutere e approvare definitivamente il Decreto Sostegni bis: dalle anticipazioni emerse in queste ore, pare che il Governo Draghi sia intenzionato a modificare anche il nome del provvedimento in preparazione da quasi 2 mesi. Si chiamerà Decreto Imprese, Lavoro, Professioni e verrà presentato questo pomeriggio alle ore 16 dallo stesso Presidente del Consiglio Mario Draghi in una conferenza stampa assieme ai Ministri del Lavoro (Andrea Orlando) e dell’Economia (Daniele Franco).

Il giorno dopo il via libera definitivo ai 32 miliardi del Decreto Sostegni in Parlamento, l’esecutivo si appresta a varare il secondo maxi intervento economico per “indennizzare” l’economia colpita da Covid e lockdown, con si spera l’ultimo Dl economico in stile Manovra di Bilancio. Come già spiegato da Draghi, con la campagna vaccinale in forte accelerazione e le riaperture che lentamente proseguono, il Governo non intende più tornare a lockdown duraturi, il che significa anche una diminuzione degli interventi di aiuto e sostegno all’economia almeno sul fronte “indennizzi”. 40 miliardi di extra deficit, questo il plafond deciso ieri nel pre-Cdm a Palazzo Chigi: un impatto nuovamente “monstre” per liberare circa 18 miliardi di nuovi indennizzi a imprese e partite iva ma con diversi capitoli di spesa all’ordine del giorno.



GLI INCENTIVI AUTO

«Da alcune fonti si apprende che il decreto Ristori di imminente approvazione dovrebbe prevedere un congruo rifinanziamento proprio per gli incentivi per l’acquisto di auto con emissioni di CO2 da 61 a 135 gr/km. E ciò sia per la parte restante del primo semestre che per la seconda parte dell’anno», così ha spiegato all’AGI Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor. È notizia di ieri che il mercato dell’auto in Italia ha avuto un impatto negli ultimi mesi più alto di tutta l’Europa, segno che per tanto tempo (quasi un anno e mezzo) gli italiani non hanno praticamente provveduto a cambiare auto mentre ora il trend (e la fiducia nell’immediato futuro) sembra lievemente migliorato. Si va verso rinnovo degli incentivi su auto a basse emissioni, elettriche e ibride: resta da capire quanto destinare alla misura visto che lo scorso 13 maggio il MISE con Giorgetti ha messo sul piatto altri 5 milioni di euro per incentivi destinati a vetture con emissioni tra 0 e 135 g/km, esauriti tutti in pochissime ore.

DL SOSTEGNI BIS, LE ALTRE NOVITÀ

La novità principale del Decreto Sostegni bis – o meglio Dl Imprese, Lavoro, Professioni – riguarda ovviamente il sistema degli indennizzi da destinare a imprese e partite Iva colpiti dalla pandemia (e dalle chiusure del Governo): cambia lievemente la “macchina” organizzativa, con uno schema ora in due “tempi” che prevede in primo luogo il ristoro automatico a fondo perduto sulla base della perdita di almeno il 30% del fatturato tra 2020 e 2019, che replica gli interventi del primo Decreto Sostegni (costo circa 14 miliardi); in secondo luogo, un fondo di perequazione per garantire un conguaglio di fine anno sulla base dei risultati di esercizio (4 miliardi aggiuntivi). Parte di questo fondo, come ha già spiegato il Ministro MISE Giorgetti, verrà destinato alle attività che sono sempre rimaste chiuse dall’inizio della pandemia (discoteche, sale gioco, Bingo). Prevista la proroga fino al 30 giugno della sospensione per cartelle fiscali e dei pignoramenti, mentre si studia nelle ultime limature del testo il potenziamento e rifinanziamento del bonus vacanze prolungato (dal Dl Milleproroghe) già fino al 31 dicembre 2021. Il pacchetto “lavoro” costerà circa 5-6 miliardi di euro con interventi volti a scongiurare le conseguenze dello sblocco dei licenziamenti (che dovrebbe avvenire dal 31 luglio in poi), anche se i sindacati restano sul piede di guerra chiedendo la proroga di tale blocco. Ecco, in pillole, gli altri interventi previsti nel Decreto Imprese, Lavoro, Professioni:

– 500 milioni alla scuola
– 800 milioni per Alitalia per garantire operatività in attesa del varo della nuova compagnia ITA
– sgravio contributivo per imprese nel settore turismo-commercio che non richiedono la cassa integrazione
– 2 mesi indennità per lavoratori stagionali, turismo e spettacolo
– 4 nuove mensilità del Reddito di Emergenza
–  600 milioni per i Comuni da destinare agli sconti Tari
– 500 milioni ai Comuni per buoni spesa
– rinvio a gennaio 2022 della plastic tax
– 100 milioni per settore wedding e sport
– 100 milioni per fondo montagna