È cominciato alle 18:30 il Consiglio dei ministri (Cdm) sul decreto sostegni. Si è accumulato un ritardo di due ore e trenta sulla tabella di marcia, a causa del braccio di ferro nella maggioranza sulla cancellazione delle vecchie cartelle fiscali. Lega e Forza Italia rivendicavano più risorse, chiedendo di alzare la soglia oltre i 5mila euro previsti nella bozza e la decontribuzione per gli agricoltori. Raggiunto l’accordo sui contributi a fondo perduto a imprese e titolari di partita Iva con fatturato fino a 10 milioni che hanno registrato un calo di almeno il 30% del volume d’affari. La bozza del decreto sostegni, che consta di 44 articoli, è sul tavolo del Cdm slittato alle 18:30.



Al termine dell’incontro il presidente del Consiglio Mario Draghi terrà una conferenza stampa. Al momento manca l’accordo sulla proroga dello stop dei licenziamenti e sullo stralcio delle cartelle, quindi si proverà a trovare la quadra su questi due dossier proprio in Consiglio dei ministri. (agg. di Silvana Palazzo)



CONVOCATO CDM: BOZZA DECRETO SOSTEGNI

Il Governo ha convocato il Consiglio dei Ministri alle ore 15 per portare la bozza finale del Decreto Sostegni, pronto all’approvazione con successiva conferenza stampa in cui Draghi illustrerà in prima persona tutte le misure. Sciolti in queste ore gli ultimi nodi su blocco dei licenziamenti e cartelle esattoriali, nonostante il confronto-scontro tra Leu e Lega in Cdm probabilmente si protrarrà fino all’ultimo. Nella bozza finale dell’ex Dl Ristori 5 ci saranno 3 mld per proroga Cig, 5mld per il piano vaccini, 3 mld per gli enti locali: nel rinnovo dell’indennità ai lavoratori stagionali dovrebbe arrivare a 2.400 euro una tantum il bonus mentre il divieto di licenziare ancora fino al 30 giugno prossimo “vale” 3,3 miliardi di euro complessivi.



Per gli autonomi arriverà poi un nuovo finanziamento da 1,5 miliardi del fondo istituti con la scorsa Manovra per ridurre o cancellare i contributi: previste indennità anche per i 200 mila lavoratori dello sport. In una nota emersa stamane, le compagnie aeree Air Dolomiti, Blue Panorama Airlines e Neos chiedono al Governo Draghi che nel Dl Sostegni ci sia spazio per un intervento sul settore a favore del trasporto aereo pari ad almeno 150 milioni di euro «il Governo abbia contribuito con risorse ingenti per garantire il futuro ad Alitalia, ma auspicano che non si verifichi una disparità di trattamento tra gli stessi lavoratori e le stesse imprese del medesimo settore del trasporto aereo, in particolare verso le categorie di tale comparto che a oggi non hanno ricevuto ancora nulla in termini di sostegno economico».

DECRETO SOSTEGNI ARRIVA IN CDM

Il Decreto Sostegni del Governo Draghi sbarca finalmente oggi in Consiglio dei Ministri dopo una lunga fase di gestazione, “condizionata” dalla crisi di Governo e dalle nuove chiusure orientate verso il periodo di Pasqua: 32 miliardi di euro – una prima vera Manovra del nuovo esecutivo finanziata dallo scostamento di bilancio già adottato dal Parlamento – come aiuti alle imprese, ai lavoratori colpiti dal lockdown, ma anche fondi per il piano vaccini rinnovato dal generale Figliuolo, proroga del blocco dei licenziamenti e fondi per il turismo.

Di tutto questo – dopo le lunghe riunioni dei giorni scorsi tra Ministri, Palazzo Chigi, Mef e Regioni – si discuterà oggi in Consiglio dei Ministri, che dovrebbe licenziare il maxi-testo dell’ex Decreto Ristori V. In più, con la novità della conferenza stampa di presentazione al termine del Cdm che vedrà il Presidente del Consiglio Mario Draghi spiegare alla nazione come e in che modo avverranno gli aiuti per far respirare l’economia. Restano 5 le direttrici principali del Dl Sostegni: indennizzi imprese; Sanità; Scuola-famiglie-Lavoro; Fisco; Turismo-Enti Locali. Le principali decisioni del Governo riguarderanno la proroga del blocco licenziamenti fino al 30 giugno (con Cig ordinaria), al 31 ottobre per tutti gli altri lavoratori delle piccole-media imprese, ma anche la completa discontinuità nel distribuire i ristori alle imprese colpite dalla crisi e dai lockdown (abolito il criterio del codice Ateco, ndr). 5 miliardi da destinare al Piano Vaccini, con norma introdotta per permettere ai farmacisti di poter vaccinare (se abilitati), aiuto al settore montagna e concreto sostegno per le attività turistiche in uno schema che andrà poi ampliato in prossimi decreti.

AIUTI ALLE IMPRESE: ECCO COME AVVERRANNO (E DA QUANDO)

Il Decreto Sostegni sarà infatti parte di una strategia in più tappe: come ha spiegato il sottosegretario al Mef Claudio Durigon (Lega), dovrebbe arrivare subito dopo questo Dl in Cdm anche un «decreto che possa dare vitalità alle aziende per la ripartenza», che dovrebbe contenere il pacchetto ‘salva-imprese‘ studiato dal viceministro all’Economia Laura Castelli (M5s) per rivedere le norme sui fallimenti ed evitare il collasso delle realtà in difficoltà temporanea causa Covid. A quel punto dovrà seguire per forza di cose un nuovo scostamento di bilancio da 15-20 miliardi, con il Centrodestra che chiede di raddoppiarlo per non perdere tempo prezioso in vista del rilancio economico delle aziende e dell’intero settore turistico alle porte dell’estate.

Nel frattempo, il principale intervento del Decreto legge oggi approvato dal Governo Draghi riguarda il sostegno alle imprese colpite dall’emergenza Covid: l’indennizzo a fondo perduto previsto dall’esecutivo – dal costo complessivo di 11 miliardi – verrà parametrato non più secondo i criteri del Codice Ateco e dei fatturati singoli, ma sulla media della perdita mensile tra annualità 2019 e 2020, risarcendo dal 60% al 20% per fasce fino a 10 milioni di fatturato. 2,8 milioni di professionisti dovrebbero ricevere un bonus in media da 4.200 euro, mentre 600 saranno i milioni da offrire al settore montagna del tutto bloccato dalle chiusure degli ultimi due Governi Conte e Draghi. Sul fronte pagamenti, l’accordo tra i Ministri, gli Enti Locali e il Ministero dell’Economia dovrebbe prevedere la piattaforma per gli indennizzi garantiti dal decreto Sostegni pronta il 30 marzo: l’avvio dei pagamenti è invece previsto tra l’8 e il 10 aprile, l’obiettivo è quello di erogare tutte le domande che saranno presentate per avere maggiore efficacia e con tempi molto più rapidi del passato.

DL SOSTEGNI, LE MISURE IN PILLOLE

Sono previste 3 letture in Parlamento per l’approvazione del Decreto Sostegni, salvo diverse decisioni da adottare oggi in Consiglio dei Ministri: come illustrerà lo stesso Premier Draghi in giornata nella conferenza stampa (ancora da convocare, ndr), l’iter del dl partirà dal Senato con 2 letture piene dunque delle Camere mentre le risorse alle modifiche sarebbero pari a 500 milioni. Ecco dunque, qui di seguito, tutti i principali interventi che saranno contenuti nel testo finale del Dl Sostegni, in attesa della risoluzione degli ultimi nodi politici (il blocco licenziamenti e lo stop alle cartelle esattoriali inesigibili).

– 12 miliardi di euro per gli indennizzi a fondo perduto alle attività produttive e Partite Iva

– 10 miliardi per le misure in sostegno a famiglia (bonus baby sitter e congedi parentali), lavoro, indennità stagionali e sportivi, scuola (300 milioni)

– 5 miliardi per la Sanità, di cui 5 per rinforzare il piano vaccini appena stilato dal nuovo commissario all’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo (700 mln per acquisto nuovi caccini, 400 mln per logistica, 200 mln per produzioni in Italia, 1 mld per struttura commissariale, 50 mln per ospedali Covid)

– 1 miliardo per rifinanziare il Reddito di Cittadinanza, proroga anche per Reddito di Emergenza, Naspi e Fondo Occupazione

– 1 miliardo per sostegno di musei, attività nei centri storici, fiere. catering, attività turismo:

– 1,3 miliardi per Fisco: rimodulazione della notifica delle cartelle esattoriali e cancellazione maxi magazzino fiscale. Pace fiscale e azzeramento delle vecchie cartelle affidate al fisco dal 2000 al 2015 fissando il tetto a 10mila euro (per ora l’accordo è sui 5mila euro). Misura ancora in discussione, il Csx accusa la Lega di voler approvare un “condono”