ATTESO IN SERATA IL CDM SUL DECRETO TAGLIA PREZZI

È atteso nella serata di venerdì il nuovo Consiglio dei Ministri del Governo Draghi con l’arrivo sul tavolo di Palazzo Chigi del Decreto “taglia prezzi” contro i rincari di benzina, carburanti, gas ed energia in generale.

Il caos sulle materie prime – esacerbato dalla guerra Ucraina-Russia – rischia di mettere in ginocchio tra inflazione e rallentamento dell’economia mezza Europa, Italia compresa purtroppo: l’esecutivo, come ha spiegato ieri il Premier Mario Draghi in conferenza stampa, punta a porre correttivi immediati per ridurre il peso della crisi su famiglie e imprese. «Italia non va in recessione, con un rallentamento ma continuiamo a crescere: abbiamo deciso di anticipare il DEF a fine marzo proprio per capire bene i costi e i rischi dei prossimi mesi». Oggi Draghi vede i Premier di Spagna, Grecia e Portogallo per porre all’attenzione dell’area meridionale dell’Europa i temi cardine da presentare nel prossimo Consiglio Ue del 24-25 marzo: «Ci sono 2 questioni: un eventuale tetto al prezzo del gas e il fatto che il prezzo dell’energia elettrica è basato su quello del gas». Nel Decreto in arrivo oggi in CdM si parla di un pacchetto ingente di misure per fronteggiare i rincari di bollette e carburanti: il tutto però senza l’uso dello scostamento di bilancio, come chiarito ancora da Draghi ieri nel punto stampa «Bisogna capire una cosa: c’è una necessità, bisogna affrontarla e bisogna prendere dei provvedimenti. Questa è la cosa importante. Bisogna chiedere se i provvedimenti sono adeguati, non come ci si arriva. Quindi no, domani niente scostamento».



BOZZA DECRETO ENERGIA: BENZINA E BOLLETTE, LE ANTICIPAZIONI

Tra le varie misure allo studio per il nuovo Decreto “taglia prezzi” vi è l’importante e attesa riduzione del costo di benzina e gasolio, dopo settimane di rialzi incredibili e con un peso divenuto sempre più ingente per famiglie e soprattutto autotrasportatori. Si parla di uno “sconto” di 15-20 centesimi al litro alla pompa, senza pesare sui conti pubblici, ma usando l’extra gettito dell’IVA sui carburanti incassato in questi ultimi mesi.



Ne ha parlato il Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani nell’ultima informativa al Senato parlando di una “accisa mobile”: si tratta, nello specifico, di un «adeguamento delle quote fisse delle accise alle quotazioni internazionali del greggio, con una variazione al ribasso, in compensazione delle maggiori entrate dell’Iva». Per quanto riguarda invece la bolletta energetica di famiglie e imprese, dovrebbe essere un sistema di maggiore “rateizzazione” per poter consentire i pagamenti più dilazionati nel tempo. La politica però chiede interventi più forti, con quasi tutti i partiti intenzionati a presentare diverse proposte sul taglio effettivo delle bollette di luce e gas: Renzi parla di un “tetto al prezzo del gas e della benzina” mentre si cerca in maggioranza di estendere la platea per il “bonus energia” con copertura fino al tetto Isee di 20mila euro. Misure più ad hoc per le aziende invece le sta mettendo a punto il Ministro dello Sviluppo Economico Giorgetti: rifinanziamento di 1 miliardi del Fondo di garanzia per le PMI e la creazione di un Fondo ad hoc per i ristori da 800 milioni di euro. Resta però il nodo delle coperture economiche, laddove per il momento Draghi e Franco hanno ribadito il “no” allo scostamento di bilancio anche per questo Decreto taglia prezzi in arrivo questa sera in Cdm. A domanda specifica se non fosse il caso di avvertire l’Italia di un allarme ingente su abitudini alimentari ed energetiche pronte ad essere stravolte, il Premier Draghi ha risposto così: «non è ancora giunto quel momento. Quando sarà il caso di lanciare questo allarme lo faremo, noi dobbiamo prepararci a questa evenienza ma da qui a lanciare un allarme di tempo ne corre. Le mancanze di materie prime andranno affrontate come sul gas: diversificazioni, intervento su prezzi, aiuti per famiglie e imprese. Disagi ci saranno ma allarme estremo ancora non c’è, occorre solo prepararsi a quella che potrebbe essere in un futuro peggiore una logica di razionamento».