ll Ministero della Salute ha trasmesso lo schema del Decreto Tariffe alle regioni con l’intenzione di accelerare circa la sua applicabilità. Il provvedimento dovrebbe entrare in vigore entro il 31 dicembre 2024 ma lo si vorrebbe applicare già a partire dal 1° dicembre 2024, nonostante non vi sia ancora il benestare di alcune regioni. Il decreto, come riporta Quotidiano sanità, contiene le nuove tariffe relative alle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale e di assistenza protesica,



L’impatto del provvedimento, atteso da quasi 8 anni, conta 549,9 milioni di euro (502,3 milioni di euro per la specialistica ambulatoriale e 47,6 milioni di euro per la protesica), superando l’impatto registrato nello scorso 2023. Ora si attende l’ok definitivo della Stato-regioni, che dovrebbe arrivare nel breve periodo, con cui rimettere finalmente al passo il sistema tariffario della sanità italiana.



DECRETO TARIFFE: QUALI NOVITÀ SONO PREVISTE

Il decreto tariffe andrà ad incidere su oltre 3 mila prestazioni ambulatoriali e protesiche: dalla procreazione medicalmente assistita fino alla consulenza genica fino a prestazioni di elevatissimo contenuto tecnologico come l’adroterapia o di tecnologia recente come l’enteroscopia con microcamera ingeribile e la radioterapia stereotassica. E ancora, dagli ausili informatici e di comunicazione (inclusi i comunicatori oculari e le tasIere adaEate per persone con gravissime disabilità) agli apparecchi acustici a tecnologia digitale, attrezzature domotiche e sensori di comando, fino ad arti artificiali a tecnologia avanzata e sistemi di riconoscimento vocale e di puntamento con lo sguardo.



Nel provvedimento sono contemplate anche nuove nomenclature che vanno ad aggiungersi a quelle già esistenti, di fatto cambiando solo la dicitura pur trattandosi di prestazioni che già venivano erogate in precedenza. Ciò che cambia è la descrizione e l’organizzazione delle stesse.