Le imprese che sfruttano le deduzioni fiscali 2024 riescono ad ammortizzare i costi e a versare meno tasse. Ma con le recenti modifiche normative introdotte dal Decreto Legislativo numero 216/2023 ci sono due facce della medaglia: una parte di aziende che possono ottenere dei benefici e l’altra parte delle penalizzazioni.



Il problema principale sarebbe l’eliminazione dell’agevolazione ACE (Aiuto alla Crescita Economica) che penalizzerebbe le imprese aumentando il pressing fiscale e conseguenzialmente riscontrando maggior difficoltà a versare le dovute tasse all’Erario.

Deduzioni fiscali 2024: imprese penalizzate

Il Governo italiano ha introdotto delle novità fiscali che andrebbero a penalizzare le imprese italiane. Le misure con effetti negativi – e analizzati dall’ISTAT – sono essenzialmente due: l’aumento del costo del lavoro e l’abrogazione dell’ACE.



Abrogazione ACE

Con la rimozione dell’ACE sono state penalizzate il 25,3% delle aziende italiane e dalla minor dimensione. Coloro che in passano hanno goduto del beneficio fiscale oggi si ritroveranno a dover pagare più tasse (un effetto boomerang).

Maxi deduzioni fiscali 2024 sulle assunzioni

Dopo il Superbonus sulle assunzioni arriva la deduzione del costo del lavoro soltanto per il 5,6% delle imprese italiane. Con questa misura i datori di lavoro – che ci rientrano – possono godere di una riduzione del tasse (per il minor cuneo fiscale) e risparmiare più soldi per il loro patrimonio.



Aumento dell’IRES

L’eliminazione dell’ACE ha portato ad un lieve aumento dell’IRES. Nel 2024 l’aliquota tassativa sui redditi delle imprese è del 19% mentre lo scorso anno era il 18,75%. Un incremento che è stato dimostrato dagli ultimi dati ISTAT.

L’effetto negativo appena evidenziato potrebbe costringere le imprese a preferire l’indebitamento piuttosto che la patrimonializzazione del capitale accumulato.

Bonus sulle assunzioni

Il Governo italiano sta cercando di trovare delle soluzioni per favorire le assunzioni. Da settembre 2024 le imprese potranno – seppur in entità minore rispetto al 2023 – assumere donne e giovani godendo di bonus e agevolazioni.

Se la caveranno meglio le aziende del Mezzogiorno con meno di 10 dipendenti, che otterranno una riduzione del cuneo e del pressing fiscale.