DEFICIENTE O DEFICENTE? COME SI SCRIVE CORRETTAMENTE: LA GIUSTA FORMA
La grammatica è una disciplina della linguistica. La sua funzione è quella di raccogliere le regole necessarie alla corretta costruzione delle frasi, dei sintagmi e delle parole. Di norma, i linguisti non fanno rientrare nella grammatica le regole di ortografia, anche se spesso i manuali di grammatica includono tra le regole grammaticali anche quelle dell’ortografia e perfino le norme della punteggiatura. Oggi cercheremo di fugare qualche dubbio. Si scrive deficiente o deficente? Come si scrive? “Deficiente o deficente: qual è la grafia corretta? L’aggettivo deficiente deriva dal latino deficiens ed ha mantenuto fino ad oggi la forma originaria, quindi si scrive con la “i” tra la “c” e la “e”: “deficiente”. Anche se come termine è conosciuto ed utilizzato largamente per offendere qualcuno, il verbo deficio assume il significato di “mancare”, il deficiente, quindi, è colui che manca di qualcosa, ed è utilizzato anche in ambito medico per indicare la mancanza di vitamine.
SIGNIFICATO DEL TERMINE DEFICIENTE
In latino, il participio presente del verbo deficio è deficiens, da cui deriva appunto il lemma “”deficiente””; come si vede, entrambi i termini prevedono la presenza della “i” tra la “c” e la “e”. In sintesi, l’utilizzo della “i” è d’obbligo e rappresenta l’unica grafia corretta e consentita.
COME SI SCRIVE DEFICIENTE? RIPORTIAMO ALCUNE FRASI DI ESEMPIO
Qui di seguito possiamo osservare alcuni esempi contenenti questo termine:
- Essere deficiente di vitamine, può portare danni alla salute.
- Non mi trattare come un deficiente.