DELEGA FISCALE 2023 VERSO L’APPROVAZIONE
Delega fiscale 2023 verso l’approvazione definitiva, tra nuovo sistema di aliquote e flat tax ma anche la spinosa questione della tutela della progressività che deve essere mantenuta. Dopo il via libero ottenuto a Palazzo Madama al Senato, è atteso un voto ‘lampo’ anche a Montecitorio, alla Camera, per dare il semaforo verde al provvedimento fortemente voluto dal Governo. Ma quali sono i punti cardine della riforma di cui ha spiegato ancora una volta i contenuti Maurizio Leo, sottosegretario all’Economia? Andiamo nel dettaglio tra l’introduzione del cosiddetto adempimento collaborativo riguardante i grandi patrimoni che sono stati trasferiti all’estero e i nuovi Indici Sintetici di Affidabilità Fiscale (ISA).
LEO (ECONOMIA): “TRE ALIQUOTE, VOGLIAMO SEMPLIFICARE LA VITA AI…”
È infatti corsa contro il tempo alla Camera, dove il provvedimento è tornato dopo il passaggio al Senato, per arrivare all’approvazione definitiva della Delega Fiscale prima della consueta pausa estiva concessa ai lavori parlamentari: una riforma che contiene tante novità a partire dal sistema delle tre aliquote e che, in attesa della prova dei fatti, cerca di non venire meno al principio cardine della progressività sancito dalla Costituzione. “Oggi le famose quattro aliquote rendono la vita veramente difficile e complessa ai contribuenti: noi vogliamo addolcire questa curva incominciando da tre aliquote per poi arrivare gradualmente alla flat tax senza abbandonare la logica della progressività” ha detto Maurizio Leo, viceministro dell’Economia, accennando pure al meccanismo di detrazioni e deduzioni al termine della discussione sul Ddl a Montecitorio.
RIFORMA FISCALE, I PRINCIPALI PUNTI
Come ha ricordato ancora Leo, l’esecutivo ha lavorato sulle varie tipologie di imposte partendo da quelle sui redditi cercando di rendere a suo dire il nostro sistema tributario meno penalizzante per i contribuenti e accennando pure al fatto che le varie categorie di contribuenti ascoltate nella genesi della riforma hanno dato il loro placet: questo, ovviamente, in attesa dei relativi decreti legislativi che “rappresenteranno una svolta nel nostro sistema con la collaborazione di tutti”. Attenzione pure al mondo del lavoro dipendente e alle famiglie e ai giovani per realizzare “l’ascensore sociale”: ricordiamo che tra i punti salienti della Delega Fiscale 2023 c’è una linea molto più morbida sulle sanzioni penali tributarie per i contribuenti che collaborano (molto dibattuta la parte che riguarda i patrimoni dei cosiddetti ‘grandi Paperoni’), la già citata rimodulazione delle aliquote fiscali (tre scaglioni per l’Irpef, due per l’Ires), resta invariata l’aliquota del 15% per i lavoratori autonomi, mentre dalla riforma scompare il superamento degli ISA a favore invece di una loro semplificazione, unita infine a una razionalizzazione degli obblighi dichiaratori e una velocizzazione dei rimborsi dei crediti fiscali.