Pilastri di un filone musicale che ha fatto la storia, la bande dei Delirium era composta da Mimmo Di Martino alla chitarra acustica, Ettore Vigo alle tastiere, Marcello Reale al basso, Peppino Di Santo alla batteria e, su tutti, il genio e prodigio Ivano Fossati voce e flautista. Il loro primo 45 giri fa capolino nel 1971 col titolo “Canto di Osanna” ed è già una grande sorpresa. È proprio grazie a questo che il gruppo composto dai cinque genovesi riesce a ritagliarsi un certo spazio nella scena italiana. Bisognerà attendere un anno prima che proprio Ivano Fossati firmi quella che costituirà la canzone del salto di qualità che li permette di mostrarsi al Festival di Sanremo. (Aggiornamento di Anna Montesano)
DELIRIUM, LA BAND DI IVANO FOSSATI
I telespettatori con qualche primavera in più non potranno fare a meno di commuoversi questa sera guardando la puntata di oggi di Techetechetè dedicata ai gruppi musicali che hanno fatto la storia del Festival di Sanremo. Tra questi figurano senza dubbio anche i Delirium, grandi protagonisti all’Ariston nel 1972. Nell’edizione condotta da Mike Bongiorno, il complesso genovese esordiente al Festival, che aveva come frontman un certo Ivano Fossati, si piazzò in sesta posizione con il brano Jesahel, ma dominò a livello di vendite commerciali, a conferma di un brano che aveva fatto breccia nel pubblico da casa. Non che il sesto posto a Sanremo di quell’anno fosse un risultato da disdegnare, anzi: basti dire che i Delirium si piazzarono in classifica generale davanti a due pezzi che hanno fatto la storia della musica italiana come “Montagne verdi” di Marcella Bella e “Piazza Grande” di Lucio Dalla.
DELIRIUM: VIDEO, LA BAND DI IVANO FOSSATI CON “JESAHEL” A SANREMO
“Mille volti come sabbia nel deserto/mille voci come onde in mare aperto/terza strada sta sfiorando i grattacieli/quinta strada sta voltando verso il sole”. Sono questi alcuni dei versi di Jesahel, brano che dopo il Festival di Sanremo 1972 riuscì a vendere milioni di copie conquistando il pass per “Un disco per l’estate”. Curioso un aneddoto raccontato da Ivano Fossati in un’intervista concessa ad Andrea Scanzi e pubblicata su Il Fatto Quotidiano il 28 aprile del 2014: riguarda la “storica” – in tutti i sensi – sbornia rimediata ai tempi in cui ancora faceva parte della band, un anno prima di intonare Jesahel:”A Mola di Bari nel 1971. Con i Delirium, in quei mesi labili di successo clamoroso. Mi stordii di Squinzano, rosso pesantissimo, e mi ritrovai svenuto nel bagno”.