Sembra impossibile, ma sono già trascorsi 19 anni da quel 30 gennaio 2002, passato alla storia come il giorno del delitto di Cogne, nel quale si registrò l’uccisione del piccolo Samuele, bimbo di soli tre anni trovato nel letto dei genitori con il capo letteralmente spaccato da ben diciassette colpi, probabilmente inferti servendosi di un mestolo da cucina, anche se, giova ed è d’uopo ricordarlo, l’arma del delitto non è mai stata rinvenuta dagli inquirenti.
Se ne parla nella quarta puntata di “Ossi di Seppia. Il rumore della memoria”, in esclusiva su RaiPlay a decorrere dalla giornata di ieri, martedì 2 febbraio 2021, che si incentra sul giallo legato ad Annamaria Franzoni e si incentra prevalentemente non solo sulla narrazione degli accadimenti di quelle ore tremende, bensì anche sul profondo clamore mediatico che suscitò la notizia e sulle modalità con le quali fu trattata dai media, che tennero il caso di cronaca sulle proprie prime pagine per molte settimane, per non dire mesi.
DELITTO DI COGNE, MA NON SOLO: I CASI DI “OSSI DI SEPPIA”
Il delitto di Cogne, a diciannove anni di distanza, continua a fare discutere e lo si evince nitidamente dalla nuova puntata di “Ossi di Seppia. Il rumore della memoria”, nella quale l’esperto Stefano Balassone ripercorre la vicenda dal punto di vista dei mezzi di comunicazione dell’epoca, che hanno seguito con straordinaria assiduità quell’episodio. Non ci sarà, però, soltanto spazio per l’infanticidio del piccolo Samuele in Val d’Aosta nella programmazione del format varato da RaiPlay. Nelle prossime settimane si parlerà anche del metodo Di Bella, della vicenda di Carlo Urbani, morto di Sars dopo essere riuscito per primo a identificarne il virus. E poi, ancora: la rinuncia di Papa Benedetto XVI, che in molti, all’epoca dei fatti, hanno paragonato al rifiuto di Celestino V raccontato ne “La Divina Commedia” di Dante Alighieri, la tragedia di Rigopiano (con i parenti delle vittime che attendono ancora oggi buona parte dei risarcimenti), le morti di Dj Fabo e di Davide Astori, indimenticato capitano della Fiorentina tradito nel sonno dal suo cuore e pianto ancor oggi da tutti i tifosi di calcio. E ancora, i disastri ambientali di Seveso e di Fukusima.