Si torna a parlare del delitto di Garlasco negli studi di Storie Italiane. Anche stamane vi era in collegamento Giada Bocellari, avvocata di Alberto Stasi, che ha commentato la posizione della famiglia di Chiara Poggi convinta ancora al 100% che l’omicida sia Stasi: “Occorre essere prudenti, attendere queste indagini che sono in corso, aspettiamo per vedere se si raccolgono altri elementi che possono completare il quadro e fare luce definitivamente su questa vicenda. La mia posizione è quella di rispettare, ma il focus deve stare sulle indagini. Stasi è stato giudicato, noi non abbiamo chiesto la revisione e ribadisco che stiamo aspettando, credo che l’atteggiamento sia questo”. Storie Italiane ha potuto parlare con la direttrice di Giallo che ha pubblicato un servizio esclusivo su Garlasco, incentrato su Andrea Sempio. Si fa notare una foto in cui Sempio indossa delle scarpe molto simili alle Frau di Stasi, ma resta il dubbio del numero,
“Noi abbiamo parlato degli amici di Sempio perchè loro si collocano a Garlasco tutta la mattina ma le celle che agganciano i telefoni di questi due amici di Sempio li smentiscono, loro non sono a Garlasco quella mattina: hanno mentito? Hanno mentito per un motivo? Loro hanno detto di averlo sentito solo il pomeriggio per dare loro la notizia della morte di Chiara Poggi e non hanno mai detto di averlo sentito la mattina”. Su Giallo pubblicate anche le foto di Andrea Sempio mentre viene seguito dall’agenzia di investigazione nel 2016 per cercare di prendere il dna, prelevato nel fatidico bar da caffè e bottiglietta d’acqua e poi da questi oggetti la difesa di Alberto Stasi trarrà per comparare con quello trovato sulle unghie di Chiara Poggi. “Ora ci sono state nuove analisi con nuovi strumenti e si è arrivato a dire che il dna sulle unghie di Chiara Poggi sarebbe di Andrea Sempio”, aggiunge Albina Perri, direttrice di Giallo.
DELITTO DI GARLASCO, LUGLI DIFENDE SEMPIO: “MECCANISMO STRITOLANTE”
“Per me si tratta di un meccanismo stritolante – ribatte Massimo Lugli, ospite di Storie Italiane – una persona presa di mira e scagionata due volte, si trova di nuovo al centro delle indagini per una nuova interpretazione di vecchia roba e che sono sicuro non porterà a nulla. Perchè la procura sta indagando di nuovo? All’interno delle procure cambiano le persone, cambia il modo di vedere e a volte hanno anche il desiderio di dire cose diverse. Una indagine si fa per arrivare ad una condanna definitiva, non per indagare e in questo caso penso che nessuno creda che si arrivi ad una condanna in Cassazione, per questa indagine non arriverà mai. Le procure sbagliano”.
Giada Bocellari non ci sta: “Certamente vale la presunzione di innocenza, quindi questo ragazzo si ritrova oggi a dover gestire tutto questo aspetto mediatico e questo umanamente mi dispiace tantissimo. Tuttavia queste parole del dottor Lugli mi sembrano un po’ premature perchè dire che questa indagine la procura la sta fondando su cose vecchie forse è un po’ azzardato, non sappiamo cosa sta facendo la procura. Sta indagando il nucleo operativo di Milano che notoriamente è un fiore all’occhiello per questo indagini, anche loro hanno da gestire una patata bollente, quindi se lo hanno fatto hanno le loro buone motivazioni, quindi cerchiamo di essere prudenti”.
DELITTO DI GARLASCO, LO “SCONTRO” FRA LUGLI E L’AVVOCATO DI STASI
Lugli replica: “Quello che dice è ovvio, ma su Stasi c’è stata molta meno mediacità rispetto a Sempio”, ma Giada Bocellari non ci sta: “I media gli hanno rovinato la vita”, e ancora: “Magari questa indagine non porterà a nulla, ma almeno si arriverà ad una verità”.
Albina Perri fa notare che gli orari della mattina di Andrea Sempio e della morte di Chiara Poggi sono un dettaglio decisamente rilevante: “Se Sempio è alle 9:58 è a Garlasco e l’unica persona che lo testimonia è la mamma, è un po’ debole come alibi, che poi alle 10:30 sia a Vigevano ci starebbe anche come dinamica dell’omicidio. Detto ciò è importante sapere dove fosse Sempio all’orario della morte di Poggi, tutto il resto non è importante. Io credo che la procura stia valutando questi elementi per capire se la mamma di Sempio ha detto la verità, li interrogheranno di nuovo tutti, sicuramente la Procura ha nuovi elementi al di là del dna”. La sensazione, come ripetono gli opinionisti, è che realmente la Procura abbia qualcosa di concreto in mano altrimenti non avrebbe riaperto il caso, scoperchiando il vaso di pandora, bisogna semplicemente attendere i prossimi passi per meglio capire cosa stia accadendo, ad oggi si possono fare solo delle ipotesi.