DELLA VEDOVA SPIEGA COME (E PERCHÈ) PIÙEUROPA PRESE SOLDI DA GEORGE SOROS

Il post di PiùEuropa con foto e titolo eloquente “Grazie George!” sottolinea la veridicità della “bomba politica” lanciata ieri dal segretario di Azione Carlo Calenda: «sì, abbiamo ricevuto fondi da George Soros. E ne andiamo fieri», è il senso del post di PiùEuropa e delle due interviste odierne (a “Libero Quotidiano” e “LaRepubblica”) del segretario nazionale del partito fondato da Emma Bonino, Benedetto Della Vedova. «In questi giorni sulla stampa si parla del finanziamento di Soros ad alcuni nostri candidati. Non solo confermiamo tutto, ma lo rivendichiamo: con Soros abbiamo una consolidata e duratura condivisione dei valori politici liberali e democratici e una comune visione europeista», è la nota di PiùEuropa apparsa oggi su tutti gli account social, con tanto di foto dell’ultranovantenne speculatore miliardario ungherese.



Secondo la linea tenuta da Della Vedova, i contributi al partito prima delle Elezioni Politiche 2022 ci sono stati da parte di Soros, ma tutto è «trasparente» e «legale»: «Alcuni candidati hanno ricevuto i suoi finanziamenti. Contributi diretti pubblici, che saranno pubblicati secondo la legge e che rivendichiamo politicamente». Per l’ex radicale avere George Soros tra i finanziatori del movimento politico PiùEuropa non è affatto un problema, anzi: «Rivendichiamo il suo sostegno alle nostre battaglie, che sono comuni con lui, per i diritti umani e civili, per l’anti proibizionismo, per i valori europeisti e per lo Stato di diritto. E lo ringraziamo per quello che fa».



PIÙEUROPA ATTACCA CALENDA, CHE REPLICA “NULLA CONTRO SOROS MA…”

È però contro Carlo Calenda che si concentra la posizione di Della Vedova richiamata dalle due interviste politiche del 2 novembre: a “Libero” il segretario di PiùEuropa sottolinea come i fondi di Soros sono verissimi, mentre «il listone antifascista se l’è inventato Calenda». Davanti poi alle accuse del front runner del Terzo Polo circa la rottura del patto pre-elettorale tra Azione e PiùEuropa – con Bonino & Co. rimasti invece con il Pd alle Elezioni – «per sottostare al diktat di Soros», ecco che Della Vedova non ci sta: «Calenda vaneggia. Anche nella ricostruzione che fa dei nostri colloqui. Avendo lui sottoscritto insieme con noi l’accordo con il Pd, abbiamo discusso del nostro budget. Io gli dissi che +Europa e i suoi candidati avrebbero fatto la propria parte. Lui mi chiese: anche grazie a Soros? Sì: gli risposi. È stato Calenda che poi ha repentinamente cambiato idea e stracciato il patto con il centrosinistra e se n’è andato per una ragione che mi è tuttora incomprensibile».



Evocare la poca trasparenza tra PiùEuropa, Pd e Soros – continua Della Vedova a “Rep” – come fa Calenda «è al limite della querela. Il patto sottoscritto era stato materialmente redatto da Calenda. Siamo delle persone serie. Manteniamo fede ai nostri accordi. E la logica di quel patto era tutta politica: europeismo, continuità con Draghi e, vista la legge elettorale maggioritaria, la scelta della strada più efficace contro Salvini e Meloni. Forse è Calenda che fa politica sulla base delle richieste dei suoi finanziatori. Problemi suoi». Il segretario di PiùEuropa si toglie poi qualche ulteriore “sassolino” dalla scarpa tenendo ancora Calenda come obiettivo unico: «Che Calenda sia andato a dire queste cose a Bruno Vespa per il suo libro, è spiacevole soprattutto per Calenda perché un leader di partito non si comporta così. Evidentemente pensava che +Europa sarebbe crollata e invece abbiamo mancato per un soffio il 3%. Forse è indispettito per questa scelta. Ha scelto come alleato Matteo Renzi, di cui aveva detto prima peste e corna». Rispondendo direttamente alla intervista di Della Vedova a “LaRepubblica”, Calenda sui social replica con fermezza: «Con tutta franchezza non comprendo questa polemica. PiùEuropa ⁩ha sempre rivendicato di avere come finanziatore principale Soros. Ed è noto che Soros, già dalle precedenti europee sosteneva l’esigenza di un listone unico antidestra. Fine. Tanto che Soros non aveva finanziato PiùEuropa quando si era presentata da sola alle europee. Per policy Azione e i suoi candidati non accettano finanziamenti diretti o indiretti da entità estere. Ma non ho nulla contro Soros che si batte vs sovranisti in tutta Europa».