Graziano Delrio, senatore del Pd, ha parlato in una intervista a La Repubblica dell’orientamento dei democratici dall’avvento di Elly Schlein e, in particolare, della posizione favorevole assunta da quest’ultima sul tema della maternità surrogata: “Io sono arci-contrario. Da anziano direi che prima si fanno le direzioni di partito e poi ci si esprime in conferenza stampa. Ma il problema è politico, non personale”, ha precisato.
Il giudizio che dà alla segretaria del Pd, infatti, è nel complesso positivo. “Vedo che si è accesa una speranza attorno a una donna giovane e capace. Sono molto favorevole ai giovani, lo ero ai tempi di Renzi, lo sono per Schlein”, ha affermato. Anche se con l’attuale leader di Italia Viva non è finita benissimo. “Beh c’è stata una stagione di riforme di cui non mi vergogno affatto. Elly è molto matura, sa mediare e ascoltare. Tutti dobbiamo darle una mano a costruire un’alternativa vera di governo”.
Delrio: “Schlein sbaglia su maternità surrogata”. Le sorti del Pd
Per quel che concerne le sorti del Pd, il senatore Graziano Delrio ha le idee chiare: “Siamo un partito che non è uno dei tanti partiti nuovi che nascono, ma un nuovo partito come metodo. La diversità è un valore, bisogna trovare luoghi in cui il Pd faccia sintesi, altrimenti è un errore da matita blu. E sia chiaro: i cattolici democratici, da tradizione, non sono i guardiani dei temi etici”, ha sottolineato.
L’esponente dei democratici da parte sua ritiene di esserne la dimostrazione. “Io ho fatto il relatore sulla morte medicalmente assistita, ero capogruppo quando alla Camera abbiamo votato la legge Zan. Ma voglio che la segretaria mantenga il confronto tra l’ala movimentista di cui fa parte, la sinistra, i cattolici, i liberali alla Cottarelli che non vorrei perdere. Queste storie diverse ci devono arricchire”, ha concluso.