Caso Sea Watch 3, Graziano Delrio si schiera al fianco della capitana Carola Rackete: il dem, che era a bordo della nave battente bandiera olandese, ai microfoni di Rai News 24 ha rilasciato dichiarazioni che stanno facendo parecchio discutere sui social network. Ecco le parole dell’ex ministro delle Infrastrutture: «Come ho sempre detto, stabiliranno i giudici se la capitana ha realmente commesso un reato: come sapete, per stato di necessità si possono violare le leggi, come fa la Croce Rossa quando passa con il rosso perché c’è una persona in pericolo». Virgolettato che non è passato inosservato alla Lega, che lo ha subito rilanciato sui suoi canali social, scatenando le più diverse reazioni. Partito Democratico e Sinistra compatte in difesa della 31enne tedesca, che ha ignorato l’alt delle autorità nostrane e, rischiando un incidente con la Guardia di Finanza, ha raggiunto il porto di Lampedusa per fare sbarcare i 42 migranti.



DELRIO: “IN STATO DI NECESSITA’ SI POSSONO ANCHE VIOLARE LEGGI”

Carola Rackete avrebbe violato le leggi italiane in stato di necessità secondo Graziano Delrio, che non è l’unico a difendere l’attivista tedesca. Gianrico Carofiglio ha scritto su Twitter: «Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona. Art 54 codice penale che la capitana Carola – quella che ha battuto Salvini – potrà invocare per essere prosciolta». Tesi sostenuta da un altro esponente del Partito Democratico, ovvero Carmelo Miceli: «Caro Matteo Salvini, l’autista di un’auto che forza un posto di blocco per portare in ospedale un passeggero che sta male va arrestato? No, perché agisce per salvare il passeggero (c.d. “Stato di necessità”, art. 54 Cp)».

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