Nuovi casi registrati di Deltracron, ma gli esperti predicano calma. Come riportato dai colleghi de Il Messaggero, in diverse zone del mondo sono stati riscontrati casi positivi alla mutazione che somma la variante Delta con la variante Omicron, nata dai soggetti infettati da entrambe le varianti del Sars Cov-2.
Dopo il caso registrato a Cipro nel mese di gennaio, poi smentito dagli esperti, l’Oms ha confermato la presenza di infettati a Deltacron in almeno quattro Paesi: parliamo di Francia, Paesi Bassi, Danimarca e Stati Uniti. Casi confermati attraverso il sequenziamento, ma che non preoccupano gli scienziati…
DELTACRON, NUOVI CASI IN QUATTRO PAESI
Maria Van Kerkhove, epidemiologa responsabile tecnico dell’Organizzazione mondiale della Sanità, ha spiegato che i casi relativi a Deltacron sono molto bassi, non tali da destare preoccupazione. A conferma di ciò, non si sta neanche pensando di dare un nuovo nome alla mutazione con la classica lettera dell’alfabeto greco. Intervenuto ai microfoni de Il Messaggero, il professor Massimo Ciccozzi si è soffermato sul sequenziamento dei campioni dei tamponi infetti: «È chiaro che può accadere che si crei una variante con una ricombinazione. Ma da qui a dire che sia qualcosa di più performante in grado di diffondersi di più rispetto alla variante Omicron, ce ne vuole». Il direttore dell’Unità di Statistica medica ed epidemiologia molecolare del Campus Bio-medico di Roma ha poi evidenziato: «Sars Cov-2 non è andato via. Diventerà sicuramente endemico perché ciò è nella storia dei virus. Abbiamo accelerato questa endemizzazione grazie ai vaccini e alle mascherine. La variante Omicron è più contagiosa delle altre e spesso non dà sintomi. Questa sua caratteristica ci ha anche dato una mano perché non ha stressato di più né i ricoveri ordinari né le terapie intensive».