In Gran Bretagna si utilizzerà un’app per smartphone puzzle, per individuare i primi segnali di demenza. In poche parole, attraverso i punteggi totalizzati nella stessa applicazioni, i medici di base potranno meglio comprendere se un proprio paziente potrebbe essere affetto da demenza in futuro o meno. Come si legge sul Daily Mail, la sperimentazione scatterà su 1.000 persone di età pari o superiore ai 40 anni, e lo studio cercherà appunto di individuare i primi sintomi di lieve deterioramento cognitivo. Il software è stato sviluppato dagli esperti dell’Università di Exeter che hanno progettato appunto otto diversi puzzle per mettere alla prova la memoria a breve e a lungo termine, “ma anche il tempo di reazione, l’attenzione e le capacità di ragionamento”.



Ai partecipanti verrà chiesto di completare i test ogni sei mesi, dopo di che verranno monitorati i punteggi realizzati. Se dovesse verificarsi un calo dello score, al di sotto di quanto ci si potrebbe aspettare, a quel punto il sistema riceverà un “alert”. L’applicazione invierà quindi un avviso al medico di famiglia del giocatore, che potrà così fornire consigli al paziente o eventualmente indirizzare lo stesso ad una clinica della memoria. Il progetto si chiama Reactive e prevede tre anni di studio più altri due di analisi. Nel caso in cui il programma dovesse riscontrare un ottimo successo, potrebbe essere implementato nel servizio sanitario nazionale, abbracciando così un pubblico più ampio.



DEMENZA, IN UK UN’APP PER INDIVIDUARE I PRIMI SEGNALI: “IL 99 PER CENTO DELLE PERSONE…”

Anne Corbett, professoressa di ricerca sulla demenza e responsabile dello studio, ha dichiarato al Daily Mail: “Sappiamo che il 99% delle persone che mostra i primi segnali di problemi di memoria e di salute del cervello non viene visitata da un medico. Queste sono le persone che trarranno il massimo beneficio dalla valutazione, dalla diagnosi e dal trattamento precoci”.

E ancora: “I test computerizzati sulla salute del cervello sono molto più sensibili e accurati dei tradizionali test con carta e matita e l’utilizzo di un’app significa che possiamo raggiungere un gran numero di persone in modo conveniente. Questo programma di ricerca rappresenta un importante passo avanti verso una migliore salute del cervello degli anziani, sfruttando al meglio la tecnologia per supportare sia le persone che i medici”.