La demenza e l’udito sono strettamente collegati
Dai 30 anni in poi, le persone dovrebbero sottoporsi a regolari controlli dell’udito per aiutare a prevenire la demenza in età avanzata. A dirlo è uno studio dell’Alzheimer’s Research UK, pubblicato dal The Times, che evidenzia come per ridurre il rischio di alcuni tipi di demenza potrebbe essere particolarmente utile il mantenimento di un buon udito. Diversi studi, anche in passato, hanno evidenziato un collegamento tra la perdita dell’udito e il rischio di demenza. Un nuovo sondaggio condotto su 2.200 adulti del Regno Unito da YouGov ha messo in evidenza che il 35% delle persone afferma di essere preoccupato per il proprio udito, ma più della metà non ha fatto nulla a riguardo.
Sarah Bauermeister, scienziata senior presso Dementia Platforms UK, ha dichiarato: “Nella mia ricerca abbiamo scoperto che chi usa apparecchi acustici aveva un rischio inferiore del 50% di deterioramento cognitivo indossando il loro apparecchio acustico per disabilità uditiva rispetto a coloro che non hanno utilizzato i loro apparecchi acustici. E questo è stato evidenziato in uno studio condotto su oltre 4.000 individui dal National Alzheimer’s Coordinating Center di Seattle”.
Come ridurre il rischio di demenza
Come sottolinea il The Times, anche un secondo studio ha riscontrato una riduzione delle possibilità di andare incontro a demenza utilizzando apparecchi acustici. “È molto importante che gli apparecchi acustici siano più accessibili, più economici e possano essere utilizzati più facilmente da coloro che hanno problemi di udito”, ha affermato Bauermeister. Per questo dovrebbe essere “normalizzato avere un controllo dell’udito se hai 30 o 40 anni” e questo a sua volta dovrebbe “normalizzare l’uso di un apparecchio acustico. Solo così lo stigma sarà ridotto sull’indossare un apparecchio acustico”.
La maggioranza delle persone non fa infatti nulla per i propri problemi di udito e per prevenire la demenza in età avanzata, secondo l’Alzheimer’s Research UK. A detta dell’ente di ricerca, le persone dovrebbero inoltre cercare di dormire almeno sette ore a notte, sfidare regolarmente il cervello, prendersi cura del proprio benessere mentale, rimanere socialmente attivi e seguire una dieta equilibrata. Bisognerebbe inoltre tenersi fisicamente attivi, smettere di fumare, bere responsabilmente e tenere sotto controllo il colesterolo, la pressione sanguigna e il diabete. Evitare traumi alla testa e ridurre l’esposizione all’inquinamento atmosferico può aiutare a ridurre il rischio di demenza. Jonathan Schott, chief medical officer presso l’Alzheimer’s Research UK, ha dichiarato: “La demenza è ora la conseguenza più temuta dell’invecchiamento, quindi le persone vogliono sapere cosa possono fare per diminuire il rischio. Ci sono alcune cose che le persone possono fare”.