Importanti aggiornamenti sul caso saluto militare durante Francia-Turchia: la Uefa ha aperto un’indagine sulla selezione turca per «provocazione politica». Come vi abbiamo raccontato, Demiral e compagni hanno effettuato il gesto nazionalista dopo il gol dell’1-1 e al termine della partita, dopo averlo fatto già nella sfida contro l’Albania. Attesi aggiornamenti nel corso dei prossimi giorni, con il calcio europeo che si è unito per chiedere sanzioni contro la Turchia. L’ex presidente della FIGC Carlo Tavecchio ha spiegato ai microfoni di TMW Radio: «La situazione che si è creata è censurabile sotto tutti gli aspetti: calcio e sport non devono essere intaccati da cose di questo genere. Parliamo di una guerra contro un popolo che cerca la propria identità da cinquanta anni. Il sistema organizzativo europeo è difficile da alterare. Mi rendo conto che urge una censura chiara a questo atteggiamento da parte della Nazionale turca. Sanzioni? Solo per il futuro, non si può fare niente per l’annata in corsa. I calciatori sono tra incudine e martello». Il saluto militare di Demiral & Co. potrebbe avere conseguenze… (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
SALUTO MILITARE FRANCIA-TURCHIA, MARACINEAU CHIEDE SANZIONI
Nuovo saluto militare dei giocatori della Turchia. Lo hanno mimato durante il match di qualificazione agli Europei 2020 contro la Francia. Allora il ministro francese responsabile per lo Sport, Roxana Maracineau, ha chiesto alla Uefa di adottare una «sanzione esemplare» contro la nazionale turca. Mimato per ben due volte allo Stade de France, quel saluto militare è «contrario allo spirito sportivo». Nel tweet pubblicato Maracineau ringrazia poi «la Federcalcio francese e le forze dell’ordine per il lavoro volto a garantire il corretto svolgimento della partita». Ai giocatori turchi dice «hanno sciupato questi sforzi mimando un saluto militare contrario allo spirito sportivo. Chiedo alla Uefa una sanzione esemplare». Le immagini del saluto militare dei giocatori turchi comunque non sono stare trasmesse dal canale francese M6 che trasmetteva la partita in diretta. Secondo l’emittente perché stava andando in onda il replay del gol nel primo caso e le interviste post partita nel secondo. (agg. di Silvana Palazzo)
DEMIRAL, SALUTO MILITARE IN FRANCIA-TURCHIA
Nuovo saluto militare da parte dei calciatori della nazionale della Turchia. Durante la partita contro la Francia giocatasi ieri sera, gara valevole per i gironi di qualificazione ai campionati di calcio europei del 2020, sette calciatori turchi hanno festeggiato con l’esultanza militare dopo la rete del pareggio. Un omaggio nei confronti dei soldati di Ankara che da una settimana ormai a questa parte hanno invaso la Siria del nord per combattere i miliziani curdi, definiti dal presidente Erdogan dei terroristi. E così che alla rete di Ayhan, alcuni calciatori turchi, fra cui il giocatore di proprietà della Juventus, Demiral, hanno inscenato il saluto militare, scatenando non poche polemiche sia sugli spalti quanto fuori dallo Stade de France. Al triplice fischio finale, il centrocampista del Milan, Hakan Calhanoglu, ha commentato così il gesto dei compagni: “Saluto militare della squadra? Ne parlano tutti adesso dopo la prima partita contro l’Albania – le sue parole rilasciate ai microfoni di Sport Mediaset – ogni giocatore, quando gioca per la propria Nazione, vuole vincere e dà il massimo. Siamo con la nostra nazione sempre al 100%. Anche nei momenti non belli. Noi siamo giocatori, la politica è da un’altra parte”.
SUGLI SPALTI STRISCIONE PRO-CURDI
L’episodio si era già verificato durante la recente gara contro l’Albania giocatasi venerdì scorso, e si è appunto ripetuto nelle scorse ore. Sul finire della partita, inoltre, è apparso sugli spalti uno striscione pro-curdi, con la scritta “Smetti di uccidere i curdi” in lettere rosse, che è stato poi subissato di fischi dai tifosi della Turchia. Lo striscione è stato prontamente rimosso per evitare che la situazione degenerasse. Da segnalare tensioni anche all’inizio del match, durante l’inno nazionale turco, quando numerosi tifosi si sono alzati in piedi facendo il saluto militare, provocando la reazione sdegnata dei parigini, che hanno replicato con una serie di fischi. Cori anche fuori dallo stadio, anche se fortunatamente non si sono verificati scontri. Ancora una volta, quindi, la politica si scontra con il calcio, e come da copione è polemica.