Su WhatsApp c’è il gruppo dei “Demis”, ovvero i “mezzi fratelli e le mezze sorelle”: si tratta di 27 persone sparse per tutta la Francia che sono nate da madri diverse ma che hanno scoperto di avere un unico padre, un donatore di sperma ancora sconosciuto. La notizia è riportata stamane dal Corriere della Sera, dopo che è divenuta pubblica a seguito di un reportage di Clara Georges per Le Monde. C’è chi ha scoperto per caso di essere figlia di un donatore come ad esempio Maude, che a 13 anni, sola in casa, ha trovato un faldone di documenti in cui c’era scritto «nata attraverso dono anonimo di sperma».
A Vincent, invece, la verità è stata raccontata dalla madre quando aveva 10 anni e quando l’uomo che lo aveva allevato (e che lui pensava fosse il padre), se ne era andato di casa. Come loro, ricorda il quotidiano di via Solferino, altre decine di ragazzini che hanno scoperto la verità sulle loro origini solo pochi anni fa, precisamente quando nel 2019 la suddetta Maude (all’epoca 37enne), decide di indagare a fondo sulla questione per sapere di più sul suo padre biologico.
DEMIS, GRUPPO WHATSAPP DI FRATELLASTRI E SORELLASTRE: “HO INIZIATO LE INDAGINI…”
«Volevo che anche lui sapesse chi era sua figlia – ha raccontato Maude a Le Monde -. Ho preferito cominciare queste indagini finché lui era vivo per non avere l’impressione di tradirlo, di manovrare dietro le sue spalle». Maude si è rivolta al sito israeliano MyHeritage che offre un servizio di test del Dna che è illegale in Francia, per ricercare antenati e parenti.
«Trenta per cento scandinava, 30% iberica, 20% Europa dell’Ovest, 16% Balcani e un po’ d’Italia», l’esito dell’esame, scoprendo inoltre, sempre tramite il sito, che vi sono altre persone con il 25-30% del suo Dna. Quindi, a settembre 2023, l’email di MyHeritage: «Lei ha 19 mezze sorelle e mezzi fratelli». Maude decide di contattarli e inizia così un’opera di ricongiungimento. Alla fine ne sono emersi 27, quelli del gruppo WhatsApp suddetto, che oggi si incontrano spesso e volentieri a casa dell’uno o dell’altra fra la Bretagna, Parigi e Marsiglia.
DEMIS, GRUPPO WHATSAPP DI FRATELLASTRI E SORELLASTRE: IDENTITA’ DEL DONATORE SCONOSCIUTA MA…
“Per rispondere agli appelli e magari entrare a far parte di un simile gruppo Whatsapp, bisogna sentirsi relativamente bene, essere più o meno solidi. Chi non ha dato segni di vita, forse, è perché ha vite più complicate”, sottolinea il Corriere della Sera. Ma alla fine chi è il padre? Potrebbe essere un “donatore seriale” che ha deciso di diffondere il proprio patrimonio genetico in tutto il Paese, un uomo sulla cinquantina che potrebbe avere cento figli se non di più.
Non è facile risalire alla sua identità in quanto serve che la banca dello sperma abbia conservato i dati del donatore e che lui accetti di rivelare la propria identità. Maude ha scoperto di essere venuta al mondo grazie ad un donatore che si è rivolto ad un centro medico di Nancy, ma senza comunque avere nome e cognome. Nessun problema perchè i Demis non hanno un padre biologico, ma sono comunque diventati una famiglia numerosa.