Giulio Tremonti ha pubblicato sulle pagine del Corriere della Sera una riflessione sulla crisi che interessa la Democrazia in tutto il mondo, con attenzione riguardo al ruolo che l’Unione Europea potrebbe avere per invertire questa drammatica rotta. Una crisi, tuttavia, che per essere compresa a fondo deve essere vista con un’ottica esterna ai confini “prevalentemente domestici”, perché frutto di fenomeni “ben più vasti e complessi“.



L’origine della crisi della Democrazia, infatti, secondo Giulio Tremonti va ricercata nella caduta del muro di Berlino, che ha dato inizio “alla globalizzazione, l’ultima realizzata utopia del ‘900″. Così, il mercato è stato posto “nel dominio politico sopra a tutto il resto: gli Stati e i popoli”, mentre nel dominio tecnico si è assistito alla rapida espansione di internet, uscito “dai forzieri militari in cui era chiuso”. Insomma, un vero e proprio salto epocale, dalla chiusura tipica del ‘900 alla tanto ricercata globalizzazione che la Democrazia vedeva come suo picco massimo, e che ha comportato, ragiona Giulio Tremonti, anche un allargamento dei problemi politici, che prima erano “soprattutto problemi nazionali” e sono diventati “problemi esistenziali, usciti dai confini nazionali”.



Giulio Tremonti: “L’Europa può essere il luogo di rinascita della Democrazia”

Proprio in quell’allargamento dei problemi da nazionali a globali, secondo Giulio Tremonti, va ricercata l’origine della crisi della Democrazia. “Nel nuovo mondo globale il potere”, riflette, “che un tempo era proprio ed esclusivo degli Stati e dei loro parlamenti, è stato ed è via via perso dalla ‘vecchia’ politica e preso da entità diverse e nuove”, come il “mercato finanziario internazionale”, o anche “i giganti della rete” che dettano sempre di più il passo della civiltà.



Insomma, sintetizza Giulio Tremonti, “se la realtà è globale, la politica e la democrazia non possono restare o essere locali” e qui entra in gioco l’Europa, “patria della democrazia moderna, può essere il luogo sperimentale per il ritorno della politica” e la rinascita democratica. Un nuovo, vero e proprio, cambiamento esistenziale, sempre più fondamentale, che deve passare necessariamente, conclude nel suo ragionamento sulla crisi della Democrazia Giulio Tremonti, “da una politica estera europea ed un esercito europeo“.