È in corso in queste ore il convegno ‘Per un’Europa giovane’, nel corso del quale numerosi ministri, sia italiani che europei, hanno affrontato il sempre più pressante problema della denatalità, che in Italia (ma quasi ovunque nel mondo) sta diventando strutturale. Presenti al convegno, tra gli altri, anche la ministra per le Pari Opportunità e Famiglia, Eugenia Roccella, il ministro per gli affari europei Raffaele Fito, il presidente Sergio Mattarella e la premier Giorgia Meloni, che prendendo parola dallo scranno ha ribadito chiaramente che la denatalità “è una priorità assoluta” oltre che “una delle principali sfide” per il governo.



“La tendenza italiana”, le fa eco la ministra Roccella, “è grave“, perché “la disattenzione al tema è durata troppi anni” e le conseguenze ormai “richiederanno un lungo arco di tempo per fermare e poi invertire” la ormai problematica denatalità. Inoltre, ribadisce Roccella, al tema si accompagna anche quello della “solitudine, il nuovo problema che ci troviamo di fronte. Quando si parla di calo delle nascite”, ha spiegato, “si pensa immediatamente ad una diminuzione dei bambini e ad un aumento degli anziani”, ignorando che meno bambini e mano famiglie “alterano anche la struttura delle parentele, e quindi dell’intera popolazione”. In generale, nei paesi in cui la denatalità cresce, “non si diventa soli a una certa età, ma si cresce nell’esperienza della solitudine, dove ad esempio il confronto fra pari è esclusivamente extrafamiliare”.



Raffale Fitto: “La denatalità è un tema centrale per il governo”

Il presidente Mattarella, invece, dal conto suo ha voluto ribadire come sia compito della Repubblica, esplicitamente incluso nella Costituzione, sostenere e agevolare le famiglie “con misure economiche e altre provvidenze” aiutando anche “l’adempimento dei compiti relativi”, invitando i decisori politici ad “attuare politiche attive che permettano alle giovani coppie di realizzare il loro progetto di vita”, invertendo la rotta della denatalità.

Infine, quasi a rispondere al Presidente, il ministro Fitto ha posto l’accento sulla “strategia che il Governo ha messo in campo”, decidendo di utilizzare “le risorse del PNRR insieme a quelle del Fondo di Sviluppo e coesione“. Come Meloni, anche Fitto ribadisce che il tema della denatalità è “centrale” per il governo che sta agendo anche nei confronti del più ampio tema dello “spopolamento, soprattutto nei piccoli Comuni e nelle aree interne”. Questione, quella dello spopolamento di “grandissima” importanza nazionale perché “incide e impatta su questioni fondamentali”.