Cresce la paura per la diffusione del virus dengue. In Italia siamo arrivati a 572 casi conclamati, con un maxi focolaio concentrato nelle Marche, a Fano per esattezza. La gente comincia ad essere preoccupata, e ad alimentare la tensione si è aggiunto nelle scorse ore l’allarme lanciato da Burioni, che già ha parlato di mala gestione e di mancata ed efficace disinfestazione. Sono seguite poi le repliche degli esperti e dei sindaci dei comuni interessati dall’emergenza.
Nel frattempo per arginare la dengue nelle farmacie si stanno vendendo larvicidi, kit antizanzare, e repellenti anche di origine naturale, diffondendo anche linee guida circa i comportamenti da tenere per evitare, quanto più possibile, il contagio e l’ulteriore propagazione del virus. Rispunta anche la pratica, diventata nota durante la pandemia da Covid, dell’isolamento dei malati.
DENGUE: I DATI REGISTRATI NELLE MARCHE
I dati resi noti dalla Regione Marche sono di 102 casi accertati di dengue e 10 probabili, tutti concentrati nella zona di Fano, dove si è creato un maxi focolaio. Non si tratterebbe però di casi gravi e tantomeno sfociati in decessi. La buona notizia è poi rappresentata dal fatto che il picco sarebbe stato già registrato a metà settembre, e ora la curva dei contagi sarebbe già in discesa. Come ha poi sottolineato sempre la regione marchigiana la situazione sarebbe sotto controllo, senza comunque abbassare la guardia sulle misure di contenimento.
L’abbassamento delle temperature, come spiegano gli esperti, giocherà poi un ruolo favorevole nel calo dei contagi e nella minore circolazione delle zanzare portatrici del virus. La zanzara che trasmette il virus più efficacemente è la Aedes Aegypti che, al momento, in Italia non è presente. A svolgere però il compito di vettore è anche la zanzara tigre, diffusa sul nostro territorio, sebbene abbia un ‘potere’ più debole. I contagi sarebbero stati determinati per lo più dai rientri da vacanze all’estero di alcuni residenti marchigiani.
DENGUE: COSA SAPERE SU SINTOMI, CURE E KIT ANTIZANZARE
La dengue viene trasmessa all’uomo dalla puntura di zanzare portatrici di questo virus. La malattia si manifesta con febbre molto alta e in alcuni casi anche emorragie, ma si tratta di rarità che possono essere fatali per l’uomo. Il virus circola nel sangue della persona infetta per 2-7 giorni, e in questo periodo la zanzara può prelevarlo con le punture e trasmetterlo ad altri esseri umani con altrettante punture. Le misure di contenimento e debellamento si basano su disinfestazione dell’area, il monitoraggio continuo dei casi e interventi preventivi volti a limitare la diffusione della malattia. Nelle farmacie si stanno vendendo per i cittadini dell’area interessata dal focolaio appositi kit antizanzare che contengono larvicidi, spray repellenti e pennette disinfettanti. Inoltre il comune di Fano ha provveduto a mettere in atto una massiccia disinfestazione di tutta l’area urbana, dotando anche la città di trappole antizanzare.
Alla luce dell’ampia diffusione del virus soprattutto nelle Marche si sono nel frattempo riaccese le polemiche di Bassetti e Burioni, che hanno immediatamente lanciato l’allarme puntando sul loro ‘cavallo di battaglia’: le vaccinazioni. Burioni inoltre ha lasciato intendere che la disinfestazione da parte dei comuni interessati non sia stata tempestiva. A smorzare l’allarmismo dei due virologi è stato nelle scorse ore il sindaco di Fano Luca Serfilippi, spiegando come la situazione, contrariamente a come è stata descritta dai due medici, sarebbe completamente sotto controllo.