Marco Falcone, docente ordinario di Malattie infettive all’università di Pisa oltre che consigliere nazionale Simit, sulle pagine del Quotidiano Nazionale parla dell’epidemia di Dengue che ha colpito il Sudamerica e che potrebbe presto aggravarsi anche in Europa. “Si sta verificando una situazione senza precedenti: su 300 casi di dengue segnalati in Italia negli ultimi 12 mesi, legati a persone che rientravano dall’estero, abbiamo 80 casi autoctoni, cioè persone che hanno contratto il virus in Italia” spiega.



Come sottolinea nel dettaglio l’esperto “la dengue inizia a circolare anche con la zanzara tigre, in Europa, complice un clima caldo umido con temperature medie sopra i 15 gradi, senza più i classici rigori invernali. Posso citare allo stesso modo West Nile (più di 70 casi gravi solo in Veneto), chikungunya, zika…”. Per questo “ormai dobbiamo parlare più in generale di arbovirosi, malattie tropicali trasmesse da flebotomi, zanzare e zecche, decisamente in crescita”. Come puntualizza l’infettivologo, “un tempo le zanzare scomparivano in autunno, adesso pungono tutto l’anno”. Questo non aiuta di certo la diffusione di determinate patologie come appunto la dengue, che in Brasile (ma non solamente) è protagonista di una vera e propria epidemia.



Falcone: “Dengue? In alcuni casi può essere mortale”

Spesso la prima infezione di dengue si manifesta con una comune forma influenzale. Ma “i problemi insorgono quando le zanzare ti pungono di nuovo. Quando la dengue insorge per la seconda volta, per un effetto-paradosso si complica con emorragie, encefalite, un quadro molto grave, talvolta anche mortale” sottolinea Falcone a Quotidiano Nazionale. Come si può, allora, contrastare la malattia infettiva? “Manca una terapia specifica, abbiamo solo sintomatici, ma si può fare prevenzione, disinfestazioni e disinsettazioni” spiega ancora il medico. Per fronteggiare la dengue “esiste poi un vaccino tetravalente, raccomandato dai 4 anni in su a quanti sono già positivi al virus dengue, e come profilassi nelle persone che viaggiano in aree endemiche. Questo vaccino riduce del 65% il rischio infezione e nell’80% dei casi previene l’ospedalizzazione”.



Quali sono i sintomi che riporta chi contrae la dengue? Marco Falcone, infettivologo e consigliere nazionale Simit, spiega: “Dolori articolari e muscolari, febbre, una sensazione di stanchezza, la caratteristica sindrome virale. Andare subito in pronto soccorso è sconsigliato, sempre bene rivolgersi prima al medico di famiglia”. Dopo l’epidemia in America Latina e i focolai in altre zone del mondo è scattato l’allarme anche in Italia con “la macchina dei controlli alle frontiere, per evitare il propagarsi degli insetti”. L’Italia ha infatti istituito dei tamponi per chi torna dal Brasile e non soltanto. In Europa al momento i casi sono circoscritti dunque sarebbe scorretto parlare di pandemia, ma come spiega Falcone “sono già numeri importanti per un virus che ormai circola a livello globale. Un documento ministeriale invita le regioni a tenere alta la guardia e prescrive cautele, campagne di sensibilizzazione, bonifiche e altro”.