Si è chiuso – dopo poco meno di 35 anni – il famosissimo caso della morte dell’ex giovane promessa del Cosenza Denis Bergamini che perse tragicamente la vita in un fatale incidente il 18 novembre del 1989 con la sentenza da parte della Corte d’Assise nei confronti dell’ex fidanzata – da sempre unica impuntata ed indagata – Isabella Internò che fu l’ultima persona a vederlo in vita: fino ad oggi – e l’ultima volta proprio durante il processo – la donna si è sempre professata innocente, ma la Corte sembra aver accolto la tesi della Procura che ritiene (se non altro) sospette le circostanze del decesso.
Partendo dalla fine della vicenda, la ex di Denis Bergamini è stata condannata a 16 anni di reclusione rispetto alla richiesta di 23 avanzata dal Pm Luca Primicerio e dal procuratore Alessandro D’Alessio in virtù delle attenuanti generiche che sono state considerate maggiori rispetto alle aggravanti: esulta – nonostante gli infiniti decenni di attesa – la sorella del calciatore Donata che dopo la condanna in lacrime ha ringraziato avvocati e procura per aver restituito una forma di “giustizia” alla sua famiglia dopo tanti anni.
Cosa è successo a Denis Bergamini e cosa c’entra Isabella Internò: la tesi della Procura accolta dalla Corte
Tornando indietro alla memoria fino a quel lontano 1989, la morte di Denis Bergamini sconvolse l’intera nazione perché il quel momento si trovava al (quasi) apice della sua carriera, prossimo ad una promozione dal Cosenza in Serie B al Parma o alla Fiorentina: nella notte del 18 novembre secondo la primissima versione della ex Internò scese improvvisamente dalla sua auto per buttarsi sotto le ruote di un camion che – tragicamente – passò proprio in quel momento perché “voleva lasciare il calcio” ma non sapeva come farlo.
Numerose le indagini condotte nel corso degli anni, tra cui una perizia svolta sul corpo di Denis Bergamini nel 2017 che fu centrale per smontare la versione dell’ex fidanzata appurando che in realtà il calciatore morì diverse ore prima dell’investimento, strangolato da un oggetto molto leggero – come una sciarpa o una busta, che non sempre lasciano segni visibili – e poi adagiato in strada in attesa che passasse il camion: un vero e proprio delitto passionale motivato dall’ossessione morbosa della donna che voleva sposare Denis Bergamini nonostante lui l’avesse lasciata – prima del decesso – già da qualche mese.