L’omicidio di Denis Bergamini, calciatore del Cosenza, è tornato a tenere banco nel corso della puntata di “Quarto Grado” andata in onda nella serata di venerdì 17 dicembre, quando sono state mandate in onda le dichiarazioni del supertestimone che il giorno del dramma si trovava casualmente sul posto. “Mi sono trovato a dare una mano dopo l’incidente, sono stato così sfortunato quella sera di trovarmi dietro questi qua – ha dichiarato –… Ricordo che Isabella Internò piangeva, strillava, cercava aiuto… In una situazione del genere credo che tutti quanti reagirebbero così. Comunque, secondo me stanno sbagliando a processarla per omicidio volontario e pluriaggravato”.
In seguito, sulla figura della donna, il testimone ha aggiunto che “in quel momento stava fuori di testa. Ha detto che si era suicidato il fidanzato Denis Bergamini, era tutta disperata. Aiutatemi, aiuto, aiuto… Non c’erano i telefonini all’epoca, cosa avrei potuto fare io?”. C’erano altre figure sospette in quel momento insieme a lei? “No, non ho visto altre figure strane lì intorno, solo Isabella sa veramente in cuor suo che cosa è successo. Non ho visto neppure il corpo di Denis”.
DENIS BERGAMINI, SUPERTESTIMONE: “AUGURO A CHIUNQUE DI NON TROVARSI MAI IN UNA SITUAZIONE SIMILE A QUELLA IN CUI MI SONO TROVATO IO”
In merito al caso di Denis Bergamini, il supertestimone ha aggiunto di augurare “a tutte le persone di non trovarsi in situazioni del genere, perché è un casino. Io ho detto tutto quello che riuscivo a ricordare nei minimi dettagli, cos’altro vogliono da me?”.
Nel 1991 è stato effettuato anche un processo al camionista, che al teste è realmente sembrato disperato in quei drammatici istanti: “Sì, si metteva le mani nei capelli, piangeva, si vedeva che era disperato. In fondo, lo diceva già quella sera, continuava a ripetere che gli era successa una disgrazia. Era lì disperato e urlava”.