Probabilmente al termine dell’attesa più spiacevole della sua vita, Denis Verdini è entrato in carcere a Rebibbia. L’ex senatore di Forza Italia, condannato oggi in Cassazione a 6 anni e mezzo di reclusione per il crac del Credito Fiorentino, si era costituito nel penitenziario romano per dare seguito al pronunciamento dei giudici. A Verdini era stato però negato l’ingresso nel carcere in assenza della notifica della condanna della Cassazione alla casa circondariale. Bloccato in una situazione di fatto “kafkiana”, impossibilitato tanto ad entrare quanto a lasciare la struttura, come riportato dall’Adnkronos ci sono volute quattro ore prima di sbloccare l’impasse e consentire a Denis Verdini di fare il suo ingresso all’interno del carcere di Rebibbia. Ha avuto dunque ufficialmente inizio l’esperienza da detenuto dell’ex senatore. (agg. di Dario D’Angelo)



DENIS VERDINI IN ATTESA ALL’ESTERNO DEL CARCERE DI REBIBBIA

Fuoriprogramma all’esterno del carcere di Rebibbia per Denis Verdini: l’ex senatore, condannato a 6 anni e mezzo di reclusione in Cassazione per il crac del Credito Fiorentino, come riportato da fonti legali si era andato a costituire. Stando a quanto appreso dall’Adnkronos, però, giunto davanti al penitenziario romano, a Verdini non è stato consentito di entrare. L’ex senatore di Forza Italia sarebbe infatti in attesa da ore a causa di problemi burocratici. A mancare, secondo quanto riferito da Adnkronos, sarebbe la notifica della condanna della Cassazione alla casa circondariale, senza la quale non può avvenire l’ingresso in carcere di Verdini. Si è dunque venuta a creare una situazione a dir poco paradossale, con l’ex senatore che al momento non può né entrare né uscire dal carcere di Rebibbia. (agg. di Dario D’Angelo)



DENIS VERDINI SI COSTITUISCE A REBIBBIA

Denis Verdini, dopo la condanna in Cassazione a sei anni e mezzo di reclusione per il crac del Credito Fiorentino, si è costituito presso il carcere di Rebibbia così come anticipato dai suoi avvocati. Lo riporta l’Agi, citando fonti legali. La stessa Agenzia diretta da Mario Sechi precisa: “La Cassazione dovrà ora notificare il dispositivo di udienza alla procura generale di Firenze, competente sulla fase di esecuzione pena. I giudici della quinta sezione penale, con la loro pronuncia di oggi, non hanno quindi condiviso le richieste avanzate ieri dalla procura generale della Corte, secondo la quale per alcune ipotesi di bancarotta andava fatto un nuovo approfondimento con un processo d’appello bis“. Nel frattempo la politica è scossa dalla condanna, e successiva reclusione, dell’ex senatore. Poco fa si è pronunciata l’ex compagna di partito di Verdini in Forza Italia, Daniela Santanchè, che su Twitter ha commentato: “È una Nazione bizzarra quella in cui l’accusa chiede un nuovo processo ma la #Cassazione decide per il carcere. Una Nazione in cui troppe volte è facile dubitare che la Giustizia sia tale ed equa fino in fondo. Spero che i garantisti trovino la voce“. (agg. di Dario D’Angelo)



DENIS VERDINI CONDANNATO IN CASSAZIONE

Denis Verdini dovrà andare in carcere. Poco fa è giunta la condanna in Cassazione, che ha confermato la pena di 6 anni e mezzo di galera sentenziata in Appello, per la bancarotta del Credito fiorentino. Denis Verdini, il padre dell’attuale fidanzata di Matteo Salvini, era stato condannato due anni fa, ed oggi è arrivato il verdetto dell’ultimo grado di giudizio, confermando anche l’estinzione della pena riguardante la parte relativa alla condanna di quattro mesi per la truffa sui fondi dell’editoria. I giudici dell’Alta Corte hanno convalidato l’impianto accusatorio, che “imputava a Verdini – come si legge su Fanpage – una gestione anomala dell’istituto di credito che poi ha portato alla sua bancarotta”. Secondo l’accusa, l’ex forzista avrebbe concesso numerosi finanziamenti a società del settore edile, ed in particolare ad alcune ditte di proprietà degli amici, riferisce ancora Fanpage, indebolendo l’assetto fondi della stessa banca che è poi fallita. La banca fiorentina, sempre stando all’accusa, sarebbe stata usata da Verdini come una sorta di “bancomat” personale, accuse molto pesanti che hanno portato alla conferma della pena.

DENIS VERDINI CONDANNATO A 6 ANNI: “SIAMO MOLTO DELUSI”

Siamo profondamente delusi – le parole di Franco Coppi, avvocato difensore di Denis Verdini in commento alla sentenza – sia perché il ricorso che avevamo  proposto a noi sembrava fondato, sia soprattutto perché il procuratore generale in un intervento molto motivato e molto persuasivo aveva chiesto l’accoglimento in larga parte dei nostri motivi di ricorso”. A questo punto Denis Verdini sarà costretto ad andare in carcere: “Purtroppo a questo punto mi pare che non ci siano esiti diversi – ha aggiunto il legale – per fortuna è un uomo molto forte e molto coraggioso e quindi pensiamo che saprà affrontare virilmente questa prova”. Verdini era stato condannato in primo grado a 9 anni, poi in appello la pena era stata ridotta a 6 anni dopo lo stralcio della truffa sui fondi dell’editoria. Il pg aveva chiesto l’annullamento con rinvio della sentenza di secondo grado, ma la Cassazione ha deciso diversamente.