Continua ad aggiornarsi la vicenda riguardante Denise Pipitone, la bimba scomparsa da Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, 17 anni fa. Stamattina è tornata allo scoperto l’ex pubblico ministero che ha indagato sul caso, Maria Angioni, che in collegamento con i microfoni del programma di Canale 5, Mattino Cinque, condotto da Federica Panicucci, ha rivelato un retroscena circa un possibile pedinamento nei confronti delle persone che all’epoca stavano indagando per scoprire la verità su Denise Pipitone: «Una volta, con il maresciallo Di Girolamo – ha raccontato l’ex pm – che era entrato a casa di Anna Corona, ma non da solo, perché c’erano anche altri ispettori, aveva cercato, su mia disposizione, di mettere una cimice nella casa nel quartiere storico, per cercare di ascoltare le conversazioni della cerchia di amici di Jessica».
Pedinamento che anche la stessa Angioni ha avuto la sensazione di subire: «Doveva essere un’attività segreta – ha proseguito – ma il maresciallo ha dovuto desistere: era pedinato da altri inquirenti. Anche quando abbiamo cercato di mettere la cimice a Giuseppe Tassaro, io stessa io ho avuto la sensazione di essere seguita».
DENISE PIPITONE, L’EX PM ANGIONI: “IL CERCHIO SI STA STRINGENDO”
Secondo l’ex inquirente Denise Pipitone potrebbe essere ancora viva, ma probabilmente la stessa è all’oscuro dell’intera vicenda, e non sa ovviamente di essere quella bimba scomparsa dalla Sicilia. «Il cerchio si sta stringendo – ha quindi aggiunto l’Angioni, cercando di ipotizzare quali potrebbero essere le mosse successive – se io fossi un sequestratore penserei di mollare la bambina da qualche parte, dire dov’è, così che poi gli inquirenti se la possano andare a prendere e dire di avere finalmente trovato Denise Pipitone». La speranza ovviamente è che possa andare realmente così, e una delle pagine di cronache nere più note della nostra nazione, possa così definitivamente andare in archivio. Sono attesi aggiornamenti nei prossimi giorni.