L’autore della lettera anonima su Denise Pipitone, sarebbe davvero uscito allo scoperto ed avrebbe avuto una conversazione con l’avvocato Giacomo Frazzitta. E’ quanto svela Live Sicilia, ripreso anche da TgCom24, che avrebbe anche riferito parte della conversazione avuta con il legale di Piera Maggio (che tuttavia non avrebbe al momento confermato l’indiscrezione). “La bambina piangeva e gridava mamma, mamma!”, avrebbe riferito il testimone ed autore della missiva il quale ora avrebbe un nome ed un volto. Era stato proprio Frazzitta a lanciare un appello affinché il soggetto si facesse vivo ed anche Piera Maggio si era accodata alla richiesta. I due, come riferisce TgCom24, si sarebbero incontrati nello studio del legale e l’uomo avrebbe riferito di aver visto Denise in auto con tre persone il giorno della sparizione.
Stando alla sia ricostruzione, la piccola di Mazara del Vallo piangeva e chiedeva aiuto chiamando la madre. L’uomo finora sarebbe rimasto in silenzio per paura di ritorsioni. Si attendono commenti da parte dell’avvocato Frazzitta. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
ANGIONI “FORSE NUOVI ARRESTI”
Si è parlato di una presunta nuova svolta, oggi, nel caso di Denise Pipitone dopo quanto svelato da Live Sicilia secondo cui il testimone anonimo autore della lettera si sarebbe presentato nello studio dell’avvocato Frazzitta. Una notizia non ancora confermata ma oggetto di dibattito oggi, nelle principali trasmissioni mattutine. “Leggo sui media che pare che il famoso anonimo sarebbe andato a parlare con l’avvocato Frazzitta. Allora io penso che speriamo che sia come ho sempre sperato cioè che l’insieme degli elementi raccolti finalmente riesca ad avere il necessario collante”, ha commentato l’ex pm Maria Angioni, in collegamento con Mattino Cinque. La Angioni ha anche ipotizzato ciò che potrebbe accadere se l’importante indiscrezione dovesse trovare conferma: “Arrestano qualcuno”, ha commentato senza alcun indugio. Quindi ha proseguito: “Sappiamo già dalla lettera che l’anonimo ha visto delle persone con la bambina dentro la macchina, quindi sono i sequestratori. Se conferma questo…”.
Incalzata dalla padrona di casa Federica Panicucci però l’ex pubblico ministero che si occupò del caso della bambina scomparsa ha smentito di sapere altri dettagli sul contenuto della lettera anonima oltre a quelli che in questi giorni sono stati resi noti dai media. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
DENISE PIPITONE, AUTORE LETTERA ANONIMA ALLO SCOPERTO? FRAZZITTA NON CONFERMA
Possibile svolta per quanto riguarda il caso Denise Pipitone, ed in particolare, la famosa lettera anonima che sarebbe giunta all’avvocato Giacomo Frazzitta, storico legale di Piera Maggio, scritta da un presunto testimone chiave.
Ne ha parlato in apertura il programma di Rai Uno, Storie Italiane: “L’autore della lettera si è recato presso lo studio dell’avvocato? Non abbiamo conferme – le parole di Maria Grazia Sanrocco, inviata del programma del primo canale – lo stesso avvocato Frazzitta non conferma, ma non è da escludere, forse questa persona si è fatta davvero avanti perchè stando ad alcune indiscrezioni si sarebbe recata presso lo studio Frazzitta raccontando tutto, e l’invito, lo step successivo, sarebbe quello di presentarsi in procura. Si tratterebbe di una svolta che tutti attendono da 17 anni”. Secondo quanto afferma Live Sicilia il testimone oculare sarebbe uscito allo scoperto dopo l’invito da parte di Frazzitta, e i due si sarebbero “incontrati in gran segreto nello studio di Frazzitta”.
DENISE PIPITONE, AUTORE LETTERA ANONIMA ALLO SCOPERTO? SAREBBE LA SVOLTA
Sempre stando ai colleghi, si tratterebbe di un uomo del trapanese che 17 anni fa, quando Denise Pipitone venne rapita, risiedeva a Mazara del Vallo, ed il giorno della scomparsa avrebbe visto tutto. Si tratterebbe, se l’indiscrezione venisse confermata, di un elemento di grande novità nell’indagine, visto che il testimone anonimo avrebbe visto una macchina con tre persone e la bimba che piangeva e che urlava “aiuto mamma”.
Quest’uomo è sicuro al 100% che quella bimba fosse Denise Pipitone, e all’epoca non aveva parlato per paura di essere aggredito o forse minacciato, anche se non si sa bene di chi avesse paura, evidentemente conosceva le persone dentro la macchina, persone forse poco raccomandabili. Ricordiamo che fino ad oggi tutte le piste hanno portato ad un nulla di fatto, con il processo nei confronti di Jessica Pulizzi che si era chiuso con un’assoluzione, e l’indagine verso Anna Corona che era stata archiviata.