Nel corso della trasmissione Ore 14 condotta da Milo Infante, è intervenuto oggi l’avvocato Giacomo Frazzitta, legale di Piera Maggio, mamma della piccola Denise Pipitone. Una lunga battaglia, quella contro la televisione russa, culminata con la fine di un vero e proprio “teatrino”: “Dovevamo bloccare questa emorragia mediatica che aumentava sempre di più. Loro avrebbero voluto allungare per settimane”, ha svelato il legale parlando delle intenzioni della tv russa di trascinare per lungo tempo il caso della giovane Olesya Rostova. “E se noi avessimo proceduto nelle forme burocratiche avremmo subito ancora questa dittatura mediatica da trash”, ha aggiunto. Frazzitta ha spiegato di aver optato per la via privata in modo molto determinato con numerosi contatti continui e con un cambio continuo di accordi, fino all’ultimo minuto, quando cioè l’avvocato ha compreso che il programma sarebbe stato tutto su Denise e quindi “loro a quel punto o venivano ai nostri accordi o non se ne faceva niente”.



Da qui la decisione di partecipare alla trasmissione russa: “Mi sono immolato”, ha spiegato, ma la sua priorità era salvaguardare Piera Maggio “da questo terribile scempio televisivo a cui purtroppo ho dovuto partecipare” tentando di tenere il timone ben dritto.

DENISE PIPITONE, PARLA L’AVVOCATO FRAZZITTA DOPO CASO IN RUSSIA

L’avvocato Frazzitta ha spiegato di non aver mai smesso di cercare Denise Pipitone prendendo sempre in esame tutte le segnalazioni e già dallo scorso settembre hanno ripreso il cartaceo. “Questo non è facile dopo che abbiamo spremuto il limone finchè è stato possibile”, ha aggiunto. Il legale ha ricordato anche il lavoro certosino di Piera Maggio nel diffondere quotidianamente l’immagine della piccola Denise, dimostrando come da 17 anni il caso tenga con il fiato sospeso. Ad esprimersi sul caso è stata anche la criminologa Roberta Bruzzone, in collegamento con la trasmissione di Rai2, la quale ha espresso il suo punto di vista su Olesya, la giovane ragazza russa in cerca dei suoi genitori naturali: “Non mi sembrava molto a disagio, anche l’invito che fa all’avvocato Frazzitta, non mi pare che ci fosse l’atteggiamento di una ragazza che viveva nella disperazione di voler riprendere i contatti con la propria madre”. “Temo che ci sia anche una componente non precisamente benevola in questa ragazza”, ha proseguito la Bruzzone, e sul punto anche l’avvocato Frazzitta ha annuito dicendosi d’accordo.



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