Storie Italiane ha aperto facendo chiarezza in merito alle ultime novità riguardanti la scomparsa di Denise Pipitone e il presunto coinvolgimento di Marcello Corona, fratello di Anna. La dottoressa Cinzia Tani, spesso e volentieri ospite del programma di Rai Uno, aveva menzionato il nome di Marcello Corona in una precedente puntata, e oggi l’avvocato Martincillo, legale del fratello di Anna, ha spiegato: “La notizia ci ha sorpreso moltissimo perchè il Corona Marcello è una persona assolutamente sconosciuta nell’ambito delle indagini sulla scomparsa di Denise, mai apparso in nessun atto processuale per 17 anni. Io sconoscevo l’esistenza di questo fratello a Mazara, una persona che è stata per 20 anni a lavorare in giro per il mondo ed è sempre stato lontano dal contesto famigliare dei Corona, avendo lavorato fuori da Mazara e dalla Sicilia”.



Cinzia Tani si è giustificata dicendo: “Neanche io conoscevo l’esistenza di Marcello Corona, ma sono andato a cercare le notizie del 15 giugno 2012 quando vennero raccontati i movimenti di Anna Corona, cinque giornali locali e un’interrogazione del deputato Francesco Barbato e il blog ufficiale dei genitori di Denise hanno riportato questa dichiarazione virgolettata attribuita all’avvocato Frazzitta: “Il 2 settembre 2004 il fratello Marcello Corona partì da Palermo alla volta di Messina”. Io ho riflettuto e ho pensato che ci sia stato uno sbaglio, secondo me il giornalista che ha ripreso queste parole di Frazzitta ha equivocato il nome. Sinceramente ho riportato il virgolettato, a me dispiace moltissimo, Marcello Corona non c’entra nulla”.



DENISE PIPITONE, L’AVVOCATRO DI MARCELLO CORONA: “NON HA RAPPORTI CON ANNA DAL ’99”

Ha ripreso la parola l’avvocato, che ha quindi ribadito l’estraneità del suo assistito con il caso di Denise Pipitone dicendo: “Tengo a precisare anche un altro particolare, il signor Marcello Corona non aveva più rapporti dal ’99 con la sorella Anna Corona, non vi era possibilità di contatti, i rapporti erano già stati interrotti. È incensurata, mai presa una contravvenzione per divieto di sosta, immaginatevi voi in che situazione si è trovato all’improvviso. Il percorso nasce da un errore giornalistico di molti anni fa, ma non arrivò alla Rai e alle cronache, non aveva avuto risonanza quel fatto, nessuno l’aveva mai saputo, l’avessimo fatto allora avrebbe fatto una querela per diffamazione. Voi siete la Rai e il vostro errore non è passato inosservato”.



Cinzia Tani ha poi concluso: “Ho capito perfettamente quello che dice l’avvocato, i giornali su cui sono uscite queste notizie sono locali, sempre con quel virgolettato identico di Frazzitta. Ho pensato che sicuramente il primo giornalista ha sbagliato e tutto lo sbaglio si è ripetuto e voi non avete potuto saperlo allora”.