Potrebbero essere le intercettazioni la chiave del giallo di Denise Pipitone, la piccola di Mazara del Vallo, in Sicilia, misteriosamente scomparsa 17 anni fa, il primo settembre 2004. La nuova inchiesta rischia di terminare con una archiviazione anche se il gip si è preso del tempo per decidere se ripartire proprio dalle nuove intercettazioni o se invece accogliere la richiesta della procura di Marsala. Il giallo torna nuovamente al centro della trasmissione Quarto Grado che potrebbe svelare nuovi importanti retroscena sulla vicenda.
Una cosa è certa: Piera Maggio, mamma di Denise Pipitone, non ha alcuna intenzione di arrendersi. Lo ha ribadito alla trasmissione Chi l’ha visto, anche se nella puntata di ieri di Ore 14 è stato trasmesso un suo messaggio nel quale ha fatto sapere, in modo preoccupante: “Oggi noi ci sentiamo di dire che abbiamo paura, abbiamo bisogno di aiuto. In questo momento non vogliamo aggiungere altro”. Il riferimento è forse al contenuto delle nuove intercettazioni, ritenute dall’avvocato Giacomo Frazzitta utili per opporsi alla richiesta di archiviazione? Il giudice per le indagini preliminari, nel frattempo, si è riservato di decidere e di analizzare i nuovi documenti che riguardano la Corona e nuovi nomi di persone che si ipotizza possano essere coinvolte nel rapimento della bambina.
Denise Pipitone, chiave del giallo nelle intercettazioni?
In attesa di conoscere il destino dell’inchiesta sulla scomparsa di Denise Pipitone, nei giorni scorsi sono emersi dei retroscena importantissimi in merito al caso. Nella puntata del 22 novembre di Ore 14, come scrive Il Tempo nella sua edizione online, è intervenuto in trasmissione Angelo Maria Perrino, direttore di Affari Italiani, che ha fornito la sua versione dei fatti rispetto al rapimento della bambina siciliana.
Perrino ha poi proseguito con una rivelazione inquietante: “Secondo una nostra fonte romana, la chiave di questo giallo sta nelle intercettazioni, che però non si vogliono rendere pubbliche perché sarebbero compromettenti per alcuni personaggi noti, magistrati e politici”. Le parole del direttore non possono che far tremare. A tal fine, Perrino ha lanciato un appello al mondo della politica affinché venga istituita una commissione parlamentare d’inchiesta per fare chiarezza definitiva sul giallo ribadendo l’impegno della parlamentare del Partito Democratico Alessia Morani, dalla quale “può arrivare la spinta giusta per risolvere finalmente questo caso”.