Denise Pipitone, la pista della vendetta famigliare

La nuova stagione di Quarto Grado riparte dal caso di Denise Pipitone. Il primo settembre scorso sono trascorsi esattamente 17 anni dalla scomparsa della bambina di Mazara Del Vallo, in Sicilia. Diciassette anni di silenzio, ma anche segnalazioni poi rivelatesi infondate, depistaggi e tante, troppe lacune. Sul giallo di Denise è stata aperta di recente una nuova inchiesta con l’obiettivo di fare chiarezza su alcuni aspetti mai realmente chiariti, a partire dalle figure di Anna Corona – nuovamente indagata – e di sua figlia Jessica Pulizzi, sorellastra di Denise ed assolta nel 2017 in Cassazione.



Gli inquirenti stanno procedendo nel più stretto riserbo e scopriremo quali saranno le ultime novità sul caso. Su indicazioni di Piera Maggio, mamma di Denise Pipitone, le indagini si sono concentrate sempre di più sulla pista della vendetta familiare. La donna in tutto questo tempo non si è mai arresa ed ha continuato imperterrita a lanciare appelli affinché “chi sa parli”. Dopo le nuove testimonianze e l’apertura dell’inchiesta da parte della procura di Marsala, un nuovo mattoncino del grande muro di omertà sembra essere destinato a cadere stando a quanto svelato dall’avvocato Giacomo Frazzitta che, come rammenta Il Giorno, ha parlato di un nuovo testimone.



Denise Pipitone, gli appelli di Frazzitta e Piera Maggio

La nuova testimonianza sul giallo di Denise Pipitone conterrebbe “almeno quattro elementi che non aveva mai raccontato prima” sulla sparizione della bambina. E’ quanto emerso proprio nel giorno dell’anniversario della scomparsa di Denise. Non è chiaro, secondo il legale, come mai questa persona avrebbe deciso solo ora di raccontare aspetti finora rimasti inediti: “Si tratta di elementi meramente indiziari, ma che sicuramente avrebbero fatto bene nel processo principale. Attendevamo ancora che questa persona ritornasse e definitivamente si liberasse e invece non ci ha più contattato”, ha spiegato Frazzitta.



Tuttavia, l’escussione sarebbe stata registrata e preso sarà depositata in procura a Marsala, come precisato dal legale di Piera Maggio. Questa volta la verità potrebbe finalmente venire a galla non solo per il grande interesse nazionale per la vicenda ma anche alla luce di “una Procura particolarmente determinata a voler arrivare alla verità”, come ha aggiunto ancora Frazzitta. Ad intervenire è stata anche Piera Maggio che nell’anniversario della scomparsa della figlia ha commentato: “Noi genitori continuiamo a chiedere con forza la verità sulla scomparsa di nostra figlia affinché chi è stato responsabile di tutto ciò venga assicurato alla giustizia. Siamo certi che chi ha rapito Denise è libero e continua a girare a Mazara del Vallo”.