Denise Pipitone è viva? E soprattutto, si trova attualmente in Russia ed davvero Olesya Rostov, giovane 21enne russa la quale ha inviato una lettera alla trasmissione  in onda sull’emittente Primo Canale, per cercare la sua famiglia naturale? Questo il quesito lanciato ieri dal video promo di Chi l’ha visto, che questa sera riaccende i riflettori sulla bambina scomparsa nel 2004 da Mazara del Vallo, in Sicilia. La giovane russa ha realizzato una intervista dalla quale, secondo la segnalazione di una spettatrice del programma di Rai3, si evincerebbe la grande somiglianza con Piera Maggio, madre dei Denise Pipitone. Il Riformista, invece, ha ripercorso la storia di Olesya, che per alcuni tratti sembra coincidere almeno temporalmente con quella della bimba italiana.



Olesya Rostov ha raccontato di essere stata rapita da bambina da una zingara e di essere stata portata in un campo rom nel 2005, quando aveva circa 5 anni, ovvero un’età compatibile con quella di Denise. Avrebbe quindi trascorso un periodo in un campo rom durante il quale chiedeva l’elemosina da portare alla comunità prima di essere arrestata e venire portata in orfanotrofio. La bimba, all’epoca, era sprovvista di documenti dunque non si conosce ad oggi la sua età esatta. Qui le tagliarono i capelli e le diedero il suo attuale nome. Alla trasmissione russa ha lanciato un appello alla vera mamma: “Cara mamma non ti ho mai dimenticato, ti sto cercando e ho la possibilità di trovarti. Eccomi qui, sono viva, voglio conoscerti e trovarti”.



DENISE PIPITONE È OLESYA? PARLANO LA MAMMA PIERA MAGGIO E L’AVVOCATO

Partendo da questo appello si sono riaccese le speranze di Piera Maggio, mamma di Denise Pipitone, che tuttavia vuole restare cauta, in attesa di notizie certe. Per questo sul suo profilo Facebook ha commentato: “In merito alle ultime notizie, rimaniamo con i piedi ben saldati a terra. Chiediamo ulteriori verifiche attraverso il Dna”. Ad intervenire alla vigilia della puntata di Chi l’ha visto parlando a nome della mamma Piera Maggio è stato il suo avvocato, Giacomo Frazzitta, a Repubblica.it: “Attendiamo l’esame del Dna e siamo speranzosi”. Quella che arriva dalla Russia è solo una delle tantissime segnalazioni che negli ultimi 17 anni si sono susseguite tenendo la famiglia Pipitone con il fiato sospeso. “Bisogna distinguere tra segnalazioni non riscontrabili e altre in cui la verità può essere accertata. Come in questo caso. Siamo di fronte a una ragazza che non conosce la sua storia, che non sa chi sia sua madre, e che somiglia a Piera Maggio almeno stando alle immagini che abbiamo visto nella trasmissione russa”, ha commentato l’avvocato, che tuttavia con Piera Maggio resta cauto. Sarà lui, ha spiegato, a partire per la Russia per tutti gli accertamenti del caso: “Stiamo provando a vedere se ci autorizzano subito senza dover fare i 15 giorni di quarantena. Attendiamo”.



LE INCONGRUENZE

Potrebbe essere solo una coincidenza, ma già nel 2004, quando di Denise Pipitone si persero le tracce, ci furono delle segnalazioni che sembravano propendere per la pista russa. A riferirlo è proprio il rappresentante legale di Piera Maggio a Repubblica, anche se adesso la speranza resta appesa all’esito dell’esame del Dna. Tuttavia a far restare con i piedi ben saldi per terra sono anche alcune incongruenze, a partire dalla somiglianza della ragazza russa, così simile oggi a Piera Maggio ma decisamente meno a Denise Pipitone nelle foto da bambina. Olesya inoltre, nella trasmissione russa non ha mai detto di conoscere o ricordare qualcosa della lingua italiana mentre come raccontò la madre della bimba scomparsa dalla Sicilia, nonostante la giovane età parlava in italiano e conosceva il dialetto siciliano. E’ possibile che negli ultimi 17 anni abbia però rimosso tutto? Ulteriori dettagli trapeleranno questa sera, in occasione della putata di Chi l’ha visto dove verrà proposto il filmato integrale della ragazza russa e dove ad intervenire non sarà la madre di Denise bensì il suo avvocato.