A Storie Italiane si torna a parlare del caso della scomparsa di Denise Pipitone e il programma di Rai Uno ha avuto in collegamento in diretta l’ex procuratore di Marsala, Alberto Di Pisa, colui che per anni ha indagato proprio sulla sparizione della figlia di Piera Maggio: “Quello che dice l’Angioni (riferendosi alle recenti parole della dottoressa Angioni sempre a Storie Italiane) non risultano agli atti del processo – ha spiegato Di Pisa – credo che si tratti di considerazioni prive di fondamento, bisogna attenersi alla realtà e non fare ipotesi fantasiose che secondo me non hanno alcuna attendibilità”.
Quindi Di Pisa ha proseguito: “Non so da cosa l’Angioni tragga conclusioni su presenze sulla scena del crimine della famiglia allargata, siamo sempre nel campo delle supposizioni. Io parlo di dati concreti, un’intercettazione telefonica fra la Corona e la figlia Jessica, in cui dice che ha portato la bimba a casa di qualcuno. La bimba sarebbe stata poi consegnata ad un accampamento dei nomadi poi sarebbe sparita. Poi c’è la foto di Milano della bambina insieme alla rom che a mio avviso al 90% era lei, per via della cicatrice sulla guancia e poi per l’accento siciliana. Questi sono dati certi, tutto il resto sono fantasie, ipotesi che non hanno aggancio con la realtà. Quelle dell’Angioni sono opinioni sue personali, dagli atti non risulta nulla di tutto ciò, lo apprendo ora per la prima volta”.
DENISE PIPITONE, ALBERTO DI PISA: “LA LETTERA ANONIMA? POTREBBE…”
Sulla lettera anonima che verrà resa pubblica stasera a Chi l’ha visto: “Lettere ne arrivano 4 o 5 ogni settimana e i riscontri erano sempre anonimi. Per quanto riguarda questa nuova lettera anonima se vi sono elementi che possono dare input alle indagini, ben vengano. L’anonimo dovrebbe farsi avanti e dire ciò di cui era a conoscenza se no lascerà il tempo che trova. Se vi siano altri membri della famiglia allargata responsabili oltre alla Pulizzi e alla Corona, non lo escludo, ma si tratta sempre di supposizioni”. Sull’intercettazione famosa della cimice attaccata sotto il motorino di Jessica Pulizzi: “Non vi è certezza che si parli di Denise in quanto vi erano 15 ragazzine che si chiamavano così a Mazara del Vallo, nessuna scomparsa. Si tratta di elementi che danno adito a dubbi, ma non capisco perchè l’Angioni non ha approfondito la questione”. E la Daniele ha replicato spiegando che l’Angioni ha risposto sul tema dicendo di essere stata molto ostacolata.