L’avvocato Giacomo Frazzitta si scaglia contro “Quarto Grado” per la notizia dei due presunti indagati per la scomparsa di Denise Pipitone. «Innanzitutto non sono indagati. La procura non ha detto niente», ha tuonato il legale di Piera Maggio a “La Vita in Diretta”. Pur senza citare esplicitamente il programma condotto da Gianluigi Nuzzi, il legale ha fatto riferimento alle indiscrezioni che sono state diffuse dal programma di Rete 4. «Non continuate a seguire giornalisti che per strada ricevono informazioni poco fondate e poi si ergono come garantisti di non so cosa». Frazzitta ha poi rilanciato: «Tirare fuori questi due nomi sarebbe da querela ora e io mi auguro che i colleghi querelino chi ha fatto questi nomi senza la conferma della procura».
E quindi su questo aspetto della questione non intende sbilanciarsi: «Noi siamo talmente scottati che forse è meglio non commentare. La realtà dei fatti che è non ci sono ufficialmente indagati, le persone indicate sono state prosciolte precedentemente. Noi cerchiamo i testimoni, devo dire che sono davvero tanti i testimoni di questo rapimento. Forse è meglio che parlino presto, poi accampare scuse sarà pesante. Sono pieni di paura, è davvero inspiegabile questa paura che blocca la voglia di chiarire i fatti».
DENISE PIPITONE, FRAZZITTA “NON RISULTANO INDAGATI”
Nel corso del collegamento con “La Vita in Diretta”, l’avvocato Giacomo Frazzitta ha spiegato in merito a Giuseppe Della Chiave, una delle persone che sarebbe indagata per la scomparsa di Denise Pipitone secondo quanto rivelato da “Quarto Grado”, che «l’unica certezza che abbiamo dal punto di vista processuale è che è stato indagato e poi è stata fatta una richiesta di archiviazione piuttosto argomentata, opposta da noi e accolta dal gip. Quindi, è stato già indagato ed è stato prosciolto». Ricostruendo i fatti dell’epoca, il legale di Piera Maggio ha spiegato che Battista Della Chiave si avvalse «nell’incidente probatorio, dove indagato era il nipote, della facoltà di astensione nella qualità di prossimo congiunto. Noi portammo l’argomento davanti al collegio, perché era il luogo più adatto dove poteva essere sentito, invece la procura fece muro, si oppose a farlo sentire nell’ambito del dibattimento e il tribunale si adeguò pedissequamente. La Cassazione ha poi spiegato che forse andava approfondito quell’aspetto». Infine, Frazzitta ha ribadito di non avere riscontri in merito alla notizia diffusa dal programma di Rete 4: «Della Chiave è stato prosciolto, inoltre non abbiamo avuto conferme dalla procura. Non abbiamo motivo di ritenere che possa essere astrattamente colpevole. Scusate, ma devo fare il difensore degli indagati ora».