Duro sfogo di Gianluigi Nuzzi sul caso relativo alla scomparsa di Denise Pipitone. Ieri a Quarto Grado ha mandato in onda un documento che riprende alcuni stralci dei processi che si sono susseguiti negli anni. Emergono tante incongruenze e discrasie tra segnalazioni, smentite, testimonianze e lacune nelle indagini. Proprio queste ultime hanno fatto infuriare il conduttore del programma di Rete 4, che al ritorno in studio, al termine del servizio, si è lasciato andare appunto ad uno sfogo. «Io sono veramente un po’ stordito da questo servizio. Un argomento non è interessante e quindi non lo registrano? Si registra tutto. Io sono abbastanza allibito», ha cominciato Nuzzi.



«Stranezza? Chiamiamiola così perché Alessandra (Viero, ndr) è una collega elegante, ma è stata fatta una boiata se è veramente così. Bisogna dare alle cose i nomi che meritano. Sono francamente allibito, allibito», ha proseguito Gianluigi Nuzzi. Quindi ha rincarato la dose: «Quando facevo il cronista di giudiziaria mi ricordo che c’erano i brogliacci».



DENISE PIPITONE, LO SFOGO DI GIANLUGI NUZZI

Gianluigi Nuzzi ha ricordato che se c’era una telefonata ininfluente, perché gli inquirenti la ritenevano tale, veniva comunque scritto. «Ma lo stesso avvocato della difesa aveva tutto il diritto di prendere i nastri ascoltarseli e vedere se quello reputato “ininfluente” era vero o meno. Registrando, viva Dio, le telefonate», ha sbottato il conduttore di Quarto Grado. Quindi ha lanciato un interrogativo: «Chi è che decide se una cosa importante o meno? Sono passati 17 anni e ancora non sappiamo dove è finita Denise». D’accordo con lui anche il generale Luciano Garofano: «È pazzesco, è una delle poche volte che mi confronto con qualcosa di irreale, davvero. Questo è qualcosa che meritava un provvedimento nei confronti degli inquirenti. Ma anche dei pm a cui spetta la direzione delle indagini. Devono controllare il lavoro dei loro collaboratori tecnici. È successo qualcosa di ambiguo e strano in questa vicenda, di irrecuperabile». A questo punto è intervenuto di nuovo Nuzzi: «Irrecuperabile? Questo è l’olfatto investigativo del generale Garofano, ma spero che si sbagli e si riesca a recuperare queste lacune».

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