Storie Italiane ha intervistato in esclusiva l’avvocato di Piera Maggio, mamma di Denise Pipitone, in merito alla lettera anonima pubblicata mercoledì sera da Chi l’ha Visto: “La lettera anonima vale zero – sono le parole al programma di Rai Uno da parte di Giacomo Frazzitta – ciò che chiediamo è di farsi sentire, non è possibile. Lui è sicurissimo al 100% – ha proseguito il legale – questa sicurezza la riteniamo notevole, ci fornisce dati interessanti che abbiamo riscontrato, se questo signore vuole farci risentire dopo 17 anni e vuole aiutarci, mi sembra di dover elemosinare dei diritti”.
Ma perchè non ha parlato in questi anni e perchè è voluto rimanere anonimo? L’avvocato Frazzitta replica: “Non vuole farsi vedere perchè questo uomo ha paura, ci dice il perchè ha paura, ma non ve lo diciamo… ma questa è una sconfitta dello stato”. E ancora: “L’uomo della lettera anonima è un testimone oculare, ha visto in volto le persone che avrebbero rapito Denise Pipitone e sarebbe in grado di riconoscerle”. La speranza è che lo stesso possa quindi palesarsi per fornire prove più concrete e non è da escludere che possano intervenire le autorità per approfondire questa ennesima segnalazione. “Io credo che questa persona se vuole si fa sentire – ha proseguito Frazzitta – altrimenti non merita più appelli, stiamo aspettando oltre ogni limite. Noi lo tuteleremo, può venire nel mio studio, ragionare e andarsene se ritiene che non viene tutelato. Se no ci ha fatto vedere la fine della storia e l’ha rimessa in tasca, forse era meglio non vederla”. Frazitta ha parlato anche della famosa testimonianza dell’audioleso Della Chiave: “Credo che il signor Della Chiave abbia detto in un determinato momento delle cose vere, abbiamo avuto modo di vedere che i riscontri della procura sono stati decodificati in maniera non corretta, sono andati verso una direzione sbagliata: un discorso è avere una persona che ti parla, un altro e avere una persona da interpretare. Se un interprete ti porta verso un’altra strada… ma ciò non vuole dire essere negligenti. Credo che ci siano state indecisioni o interpretazioni non approfondite. Subito dopo aver ascoltato il soggetto ho depositato delle note in cui rappresentavo di tutelare lo stesso perchè a mio avviso c’erano già avvisaglie, qualcosa non era andato a buon fine, c’era gran movimento e non c’era riservatezza, e ciò non ha aiutato”. Sulla firma di Anna Corona “falsa”: “La signora Corona non ha mai posto nessuna firma falsa – sottolinea Frazzitta – è del primo settembre 2004 ma l’orario vergato è stato fatto da un’altra persona in maniera errata”. Il procuratore Di Pisa ha invece spiegato che sarebbe la firma invece falsa e non la data. Ma a proposito di Di Pisa Frazzitta aggiunge: “La richiesta di rinvio a giudizio e tutta l’indagine, non è firmata dal dottor Di Pisa, la squadra governata dal dottor Di Pisa ha ereditata un altro lavoro, l’unico lavoro svolto da Di Pisa è stata quella sull’audioleso Della Chiave”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
“DENISE PIPITONE IN AUTO CON 3 PERSONE”, LETTERA A CHI L’HA VISTO “SO COS’È SUCCESSO”
La lettera anonima sul caso Denise Pipitone mandata all’avvocato Giacomo Frazzitta è stata inviata anche a “Chi l’ha visto?” che l’ha mostrata – ma non completamente – nella puntata di ieri. «Ci è arrivata questa lettera anonima che è composta da ben tre pagine dense di notizie. Una lettera in cui un anonimo dice di aver visto Denise», ha esordito Federica Sciarelli, spiegando che l’anonimo dice di aver visto la bambina in una macchina, così come con chi fosse. «Quella che ho in mano è una copia, la lettera è a disposizione della Procura», ha precisato la conduttrice. Questa persona dice di sapere la verità da 17 anni, «il 100% della realtà dei fatti sulla scomparsa di Denise Pipitone» e di non aver parlato prima per paura. Federica Sciarelli ha spiegato che le lettere anonime restano tali se non sono supportati da qualcosa. Nella fattispecie, si descrive una scena.
«Stava nella sua automobile a Mazara del Vallo quando viene affiancato da un’altra auto, viene toccato allo specchietto e vede cosa c’è nell’altra macchina. Dice di aver visto Denise e che ci sono tre persone», ha proseguito la conduttrice che poi ha lanciato un appello all’anonimo, cioè a fare un passo avanti.
“ANNA CORONA E JESSICA PULIZZI CAPACI DI TUTTO”
“Chi l’ha visto?” ha anche sentito Alberto Di Pisa, ex procuratore capo di Marsala, il quale parlando di Anna Corona e la figlia Jessica, ha dichiarato: «Quelle due donne sono terribili, sarebbero state capaci di tutto secondo me». La sua tesi è che la scomparsa di Denise Pipitone nasca in ambito famigliare. «Jessica, figlia del papà biologico di Denise, riteneva la piccola la causa della distruzione della sua famiglia. Secondo noi è stata lei a prelevare la bambina quel giorno, per poi darla ad altre persone che a loro volta l’hanno affidata agli zingari». Inoltre, ha sottolineato che servirebbero nuovi elementi per una nuova inchiesta così da evitare un nulla di fatto. Il programma di Federica Sciarelli si è soffermato anche sulla figura di Claudio Corona, fratello di Anna, raccontato attraverso le parole di un testimone. «Quando andavamo a ballare c’erano spesso delle retate ma la maggior parte delle volte in un modo o in un altro Claudio ed io riuscivamo ad andare via prima dell’arrivo della polizia».
Questo testimone parla di «rispetto di personaggi malavitosi di un certo calibro che frequentava anche». Infine, un retroscena inquietante: «Io ho avuto modo di ascoltare una sera che ero andato a trovarlo a casa sua, in cui parlando con la sorella le diceva di non infastidirlo, ricordandole qualcosa che lui aveva fatto per lei».