Del caso Denise Pipitone e della Commissione d’inchiesta sulla sua scomparsa si è tornati a parlare nella giornata di oggi a “Ore 14”, trasmissione di Rai Due condotta da Milo Infante. In particolare, il programma ha intervistato in esclusiva l’onorevole Elisa Tripodi (M5S) relatore della Commissione, che ha fornito alcuni interessanti aggiornamenti sul percorso fatto fin qui: “Questa Commissione rappresenta un lavoro condiviso con tutti i gruppi parlamentari e avvenuto in tempi molto rapidi. Questa coesione ha consentito di concludere l’iter in Commissione in maniera veloce”.



Attualmente “il lavoro è finito, quindi spetta alla Conferenza dei capigruppo calendarizzare la proposta di legge in aula e poi rendere operativa in seguito la commissione d’inchiesta. Speriamo che questo accada nel più breve tempo possibile. La Commissione riprenderà in mano tutti gli atti, saranno fatte le audizioni e si riaprirà il caso, vedendo cosa è successo in tutti questi anni. Spero davvero che la Commissione possa restituire Denise e la verità su questa vicenda. Ci sono troppe zone d’ombra su cui bisogna fare luce. Sicuramente, come ho potuto vedere in altri casi in passato, verrà fatto un ottimo lavoro e si potrà ristabilire quanto prima la verità e restituirla alla famiglia di Denise Pipitone e agli italiani”.



DENISE PIPITONE E LA COMMISSIONE D’INCHIESTA, FRAZZITTA: “GRANDE SPERANZA”

Sulla Commissione d’inchiesta e, soprattutto, sulle parole dell’onorevole Tripodi, si è espresso Giacomo Frazzitta, avvocato di Piera Maggio, mamma di Denise Pipitone: “Credo che le istituzioni abbiano un dovere, in casi di scomparsa e in casi irrisolti, che è quello di dare speranza a chi la chiede ogni giorno. Le fradi dell’onorevole Tripodi danno una grande speranza a tutti noi che da 17 anni seguiamo con pervicacia questa storia, mettendoci sulla stessa linea del livello accusatorio e l’atto di accusa lo pone la Procura della Repubblica”.



Frazzitta ha tuttavia rammentato che dobbiamo necessariamente seguire gli orientamenti degli investigatori deputati per legge a svolgere questa funzione, qui non siamo in Francia, ma in Italia…”