Ho deciso di risponderle perché voglio dimostrare che non scappo, che non ho nulla da nascondere e niente da temere“. Inizia così l’intervista concessa ad “Ore 14” da Gaspare Ghaleb, diciottenne all’epoca della scomparsa di Denise Pipitone. Di chi si tratta? dell ragazzo che la stampa ha sempre descritto come il fidanzatino di Jessica Pulizzi, sorellastra della bambina di Mazara del Vallo. Una ricostruzione che oggi Gaspare dichiara: “Non eravamo fidanzati, eravamo due ragazzi che uscivano insieme: era una conoscenza tra due adolescenti. Non c’era niente di serio e niente di impegnativo. I giudici dicono che io ho mentito? Le posso assicurare che io non ho mai mentito. Non sono stato condannato e sono incensurato, tant’è che ora lavoro per un’azienda pubblica e se avessi avuto la fedina penale sporca non sarei stato assunto“.



GASPARE GHALEB: “NON HO MAI MENTITO AI MAGISTRATI”

La giornalista di Ore 14 incalza Gaspare Ghaleb: “Lei ha negato di aver ricevuto delle telefonate da Jessica Pulizzi contrariamente a quello che dicono i tabultati telefonici. E ha detto di aver dormito fino alle 13 la mattina del primo settembre 2004, mentre invece il suo cellulare aggancia una cella lontana da casa sua“. Questa la replica dell’intervistato: “Non posso entrare nel merito di queste questioni perché c’è un’indagine in corso e non voglio intralciare la giustizia”. L’inviata del programma di Milo Infante, però, non molla l’osso: “Quindi se non ha mentito, però è stato condannato in primo grado per falsa testimonianza, si sente vittima di ingiustizia?“. Questa la risposta di Gaspare Ghaleb: “Le ripeto che all’epoca non ho mentito, e non c’è una sentenza definitiva che dice il contrario, quindi non mi sento vittima di ingiustizia anche se, com’è ovvio, tutta questa vicenda ha condizionato la mia vita creandomi tanta difficoltà. La pressione mediatica ha creato tanti problemi a me e alla mia famiglia. Pensi solo che mia mamma ad un certo punto aveva anche paura di uscire, perché c’erano sempre telecamere sotto casa e io anche per questo ho perso un posto di lavoro lo scorso luglio“. A proposito dell’interrogatorio andato in scena lo scorso luglio, quando Gaspare Ghaleb è stato sentito per diverse ore dagli inquirenti, il giovane chiede di parlarne con il suo avvocato: “Adesso mi scusi, devo proprio lasciarla: spero tanto che questa dichiarazione mi lasci in pace e mi faccia vivere la mia vita in santa pace“.

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