Sono giorni importanti per il caso di Denise Pipitone e per la sua famiglia, in attesa di conoscere l’eventuale conferma della ripartenza delle indagini su un fatto di cronaca che dopo 17 anni è tornato alla ribalta anche grazie alla forza di Piera Maggio, madre della bimba scomparsa nel 2004 da Mazara Del Vallo. Le ultime dichiarazioni di Piera Maggio sul conto di Anna Corona hanno contribuito a ribaltare in qualche modo anche il presunto movente. Lo ha confermato nelle passate ore anche a Ore 14 secondo la quale il suo rifiuto avrebbe aggravato questo sentimento di odio: “Purtroppo è la verità ma non è una novità. Mi allontanai io da Anna Corona per via della sua ambiguità e dei suoi atteggiamenti”. Quando Piera Maggio notò il suo modo “non normale” di approcciarsi lei la respinse. “Sul discorso di letto lei deviava sempre”, ha aggiunto Piera Maggio. “Ebbene che questa donna dicesse la verità alle sue figlie”, ha proseguito.
Giacomo Frazzitta, avvocato di Piera Maggio, ha ribadito come le dichiarazioni emerse pubblicamente in queste ore fossero già state rese in fase di dibattimento ma avrebbero certamente scosso la coscienza di qualcuno: “Quanto aspetto va considerato non solo sotto il profilo del movente ma anche da un altro punto di vista, in quanto potrebbero esserci anche altre relazioni e qualcuno potrebbe togliersi qualche sassolino decidendo di parlare”.
CASO DENISE PIPITONE: LE RIVELAZIONI DI PIERA MAGGIO SU ANNA CORONA
Ex investigatori e magistrati che hanno indagato al caso di Denise Pipitone, 17 anni dopo quella scomparsa parlano di lacune e buchi neri incredibili, confermando i sospetti mai sopiti di Piera Maggio. Nel corso degli anni non sono mancate minacce, appostamenti e presunte bugie da parte di Anna Corona. Rispetto alle minacce della donna alla sorella di Piera Maggio, quest’ultima ha commentato alla trasmissione Ore 14: “Non fu l’unica, lo fece anche con mio padre e ad un’altra mia parente”, ha svelato. “E’ un clima d’odio che ha portato Anna Corona nei miei confronti all’interno della sua famiglia e da lì ha fatto proliferare tutto e trasmesso ai suoi figli”, ha commentato la signora Maggio nel suo intervento telefonico con Milo Infante. Un clima d’odio poi esploso in qualcosa di grave. Tanti gli elementi contro di lei che però non hanno mai portato a nulla. “Dissi fin da subito che Anna aveva un carattere forte, autoritario e furbo”, ha proseguito la donna. Un avvertimento lanciato agli investigatori ma che non fu preso evidentemente in considerazione.
I FALSI TESTIMONI
L’ex maresciallo che indagò al caso ha ammesso la superficialità nelle indagini legate anche ai movimenti di Anna Corona. L’alibi della donna però non fu verificato nell’immediatezza dei fatti. Un errore che come spiegato dall’avvocato Frazzitta, fu reso noto sin da subito invano. A questo si somma anche la perquisizione sbagliata che va a sommarsi ai tanti errori: “Loro hanno fatto una relazione di servizio immediatamente il 2 settembre. Sono entrati senza decreto di perquisizione perchè si andava molto velocemente. Sono entrati lì perchè sono stati portati lì”, ha chiarito l’avvocato Frazzitta. Piera Maggio nel corso del suo intervento alla trasmissione di Rai2 ha svelato un’altra presunta falsa testimonianza, quella di un analista che avrebbe fatto gli esami a Jessica Pulizzi ma rispetto al quale, ha spiegato la donna, non si sarebbe trovata la classica impegnativa. Su tutti quei testi ascoltati nel processo di primo grado, a detta della Maggio, si sarebbero dovuti individuare tutti i falsi testimoni. “Io voglio precisare che quel tribunale con quel giudice era il primo procedimento di penale che faceva”, ha ribadito la mamma di Denise Pipitone.