Roberta Bruzzone è intervenuta in qualità di opinionista a “Ore 14”, trasmissione di Rai Due condotta da Milo Infante e andata in onda nel pomeriggio di oggi, martedì 11 ottobre 2022. La criminologa è intervenuta in merito a tutti i casi affrontati dal programma, a cominciare da quello del professore di Bari aggredito a scuola: “È evidente che ci fosse qualcosa che non andava in questa vicenda – ha esordito – e che si volesse fornire un pretesto alla aggressione brutale ricevuta dal docente. La ragazzina non facciamo fatica a capire in quale ambiente sia cresciuta e, per cui, non stupisce il fatto che abbia aizzato le altre compagne contro il professore, inscenando una molestia che pare non sia mai accaduta. Oltre all’aggressione, la cosa grave è che la preside si è lanciata in affermazioni pesanti, dando credito alla versione della ragazza, oggi completamente destituita di ogni fondamento. Ha rischiato di creare un mostro”.
Poi, Roberta Bruzzone ha commentato il femminicidio odierno di Osimo: “Il concetto di tranquillità familiare può passare solo a un osservatore esterno, mentre la dinamica familiare interna è sempre diversa. La maggior parte delle famiglie dove c’è uno scenario di maltrattamento grave viene percepita sotto la soglia di attenzione. Fuori dalle mura domestiche, le donne picchiate non fanno trasparire nulla, mentre i bambini parlano, ma molti non li ascoltano”.
ROBERTA BRUZZONE: “CHI RISPONDE OGGI DELLE MANCATE INDAGINI SU DENISE PIPITONE?”
Infine, l’attenzione di Roberta Bruzzone è stata catturata dal caso Denise Pipitone, la bambina di Mazara del Vallo scomparsa nel 2004 e mai ritrovata. La redazione di “Ore 14” ha avviato un’indagine giornalistica sulla pista valtellinese, quella di “Danas”, la bambina che una guardia giurata vide in Lombardia ed estremamente somigliante a Denise, e ha rintracciato Gijlia, una donna al corrente dei fatti.
In tal senso, Bruzzone ha mosso una critica a chi in passato condusse l’attività investigativa: “Non era complicato trovarla, la stessa signora ci ha confermato che non ha mai avuto contatti con le forze dell’ordine. L’ipotesi che possa fornire informazioni utili è ormai remota, mentre quella che possa avere ancora le foto della bambina possiamo scartarla… Come può essere accaduto tutto questo? Non stavamo cercando Totò Riina… Oggi addirittura una redazione tv che è stata più volte attenzionata per questo tipo di attività ha dimostrato che volere è potere. La domanda spontanea è: perché allora non è successo? Chi risponde adesso delle mancate indagini?”.